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Non credo ai ritorni, l'unica mia religione è la presenza, la mia fede è il misticismo dell'essenza. Se resti, sei il mio culto, se vai via, il mio occulto.
Non credo al caso. Nel mio caso, io sono il caso.
Non credo alle belle parole, ai complimenti scontati e alle promesse, credo solo agli occhi di chi guarda con umiltà. Ai piccoli gesti fatti con semplicità.
Non credo che tu debba essere migliore di chiunque altro. Credo che tu debba essere migliore di quanto tu abbia mai pensato di poter essere.
Non credo di avere ragione, ma pretendo di essere ascoltato.
Non credo di dovermi scusare se ho rifiutato di recitare la parte della persona simpatica e socievole che fa suonare parole dolci dalla voce e disegna sorrisi sugli altri visi. Preferisco essere me stessa, seduta in un qualsiasi posto, all'ultima fila, e godermi lo splendido spettacolo teatrale improvvisato da molti attori e attrici di (s)comparsa.
Non credo esista una vera bontà, chi è buono con gli altri finisce spesso col ferire se stesso.
Non credo litigherò mai con me stesso. Sarei costretto a parlare ininterrottamente.
Non credo molto ai saluti. Spesso sono più sinceri gli insulti.
Non credo nelle parole di un uomo quando ad ogni tua azione è pronto a dire: "ora non posso"
Non credo possa maturare un qualsiasi tentativo di crescita nell'adulto, se lo stesso rifiuta di apprendere l'essenziale, ciò che di speciale nasce dal cuore innocente di un bambino.
Non credo sia l'orgoglio a rovinare i grandi amori o le grandi amicizie, ma la stupidità di non aver capito la grandezza del sentimento che legava entrambi.
Non cucite i rapporti ormai strappati dai dubbi. Alcuni sentimenti sbiadiscono perché non sono così forti come sembrano.
Non darò più per scontato che la gente ricambi i miei favori, le persone sono coerenti solo quando hanno da guadagnare che poi, nel dare, fanno sempre finta di dimenticare.
Non darai mai per certo, il "Concerto" di chi nel passo è incerto, dello stesso andare sarà il suo ascoltare e il suo riportare.
Non dare ad una persona ciò che ti chiede, dalle ciò di cui ha bisogno.
Non dare adito a pettegolezzi, percorri la tua strada e non voltarti.
Non dare alle persone l'opportunità di usarti per colmare la loro solitudine.
Non dare ciò che hai a chi non sa apprezzare ciò che sei.
Non dare giudizi se non provi compassione.
Non dare importanza a chi ti parla alle spalle, perché non troveranno mai il coraggio di parlarti in faccia.
Non dare mai a vedere le tue debolezze, chi ti vuole bene ti darebbe una spalla su cui appoggiarti, chi non te ne vuole ne approfitterebbe solo per metterti al tappeto.
Non dare mai giudizi negativi sugli altri. Pensa prima attentamente perché sarai, alla fine, contento di non avere proferito verbo.
Non dare mai niente per scontato, le persone come me agiscono dopo aver valutato molto bene le cose e per farlo serve tempo.
Non dare mai niente per scontato: persino la merce in saldo, spesso, non lo è, figuriamoci le persone.