Comportamento,

Mi piacerebbe non che le persone fossero perfette, ma almeno che sapessero ammettere i propri difetti. Perché sarebbero persone migliori, sarebbe un mondo migliore.

Mi piacerebbe riavere fiducia nelle persone. Mi piacere poter credere che una persona può cambiare. Mi piacerebbe avere la forza di amare di nuovo in futuro. Mi piacerebbe poter credere in me stessa. Mi piacerebbe tanto sognare senza essere delusa. Mi piacerebbe svegliarmi una mattina e dire: sono felice.

Mi piacerebbe riavere fiducia nelle persone. Mi piacere poter credere che una persona può cambiare. Mi piacerebbe avere la forza di amare di nuovo in futuro. Mi piacerebbe poter credere in me stessa. Mi piacerebbe tanto sognare senza essere delusa. Mi piacerebbe svegliarmi una mattina e dire: sono felice.

Mi piaci, sai perché? Sei come me, distratta e attenta allo stesso tempo, sei un onda di sensualità, che io vorrei navigare con la mia barchetta per scoprire tutte le tue isole.

Mi punto, lotto, non mollo, non cambio e puntualmente vinco!

Mi rendo conto che non posso continuare ad amare qualcuno che sta solo nella mia testa e non nella mia vita.

Mi rendo conto che sia difficile essere diverso. Ma la verità è che loro sono invidiosi delle tue abilità con la spada e come samurai. Se ignori i loro scherni, loro ignoreranno te. Invece di farti trasportare e intrappolare dai sentimenti, lascia che svaniscano come lettere disegnate sull'acqua con un dito. Non possono ferirti, a meno che tu non lo permetta.

Mi rendo conto che uso spesso "metodi" di autoconvincimento, ma funzionano poco, a volte non funzionano affatto.

Mi rendo conto di averci guadagnato a perdere certe persone, ho ritrovato la mia serenità.

Mi reputano strana perché ci metto motivazione, passione, energie e cuore, perché mi faccio coinvolgere da tutto quello che dico e faccio; per me gli strani sono loro, che parlano, tradiscono e fanno di tutto senza mai lasciarsi toccare da niente.

Mi resta difficile capire coloro che non riescono ad esprimere, in parole ciò che hanno nel cuore, alla persona che amano. A cosa serve tenerselo dentro, è un po' come avere un diamante e tenerlo al buio, rinchiuso in un cassetto.

Mi ribello al torpore che logora la mia emotività e mi fa vivere in un limbo... cambio volto e mi risento nuovamente energica.

Mi ribello alla legge dell'ipocrisia, in un mondo di finti santi preferisco essere vera!

Mi ricordano sempre gli sbagli, mai i meriti.

mi rispecchia. Oh si! Anch'io ho sbagliato, spesso troppo orgoglioso, testardo... maledettamente cattivo con chi non mi ha rispettato. Senza pietà con chi ha mentito. La parola perdono è divenuta ormai qualcosa che concedo a pochi eletti dopo un lungo cammino di fatti che mi dimostrano che l'errore fatto è stato capito e recepito. Io che non vanto niente ma sono me stesso anche nel peggiore dei casi... resto migliore di altri che vivono di false facce ricche di finti valori.

Mi riterrò perdente quando mi abbasserò ai livelli di certa gente, quando per convenienza sceglierò le mie amicizie, quando diventerò cieca e sorda di fronte all'ignoranza e quando sarò abbastanza fessa da credere a certe persone. Fino ad allora resto quella che sono e ne vado fiera! Tanto in un modo o nell'altro avete sempre da giudicare!

Mi scelgo ogni giorno, sono la persona più fedele che ho.

Mi scivoli addosso. Come le tue inutili chiacchiere. Le tue vuote parole. La tua scadente persona. Come il tuo giudizio, proprio di chi predica bene e razzola male. Mi sei scivolato addosso e talmente in basso che perfino i vermi, paragonati a te, si sono sentiti offesi. Mi scivoli addosso di continuo. Eppure, nonostante questo, non mi spiego come mai non tu non riesca a toglierti dai coglioni.

mi sembra, questa, una forma di discriminazione razziale.

Mi sento come un'araba fenice suicida: non imparo mai dai miei sbagli.

Mi sento così rilassato, oggi. Così in pace con me stesso. Soddisfatto e senza pensieri. Cos'ho che non va?

Mi sento invisibile... mi sento inutile... mi sento di troppo!

Mi sento un po' come il mare: abbastanza calma per intraprendere nuovi rapporti umani ma periodicamente in tempesta per allontanare tutti, per starmene da sola.

Mi sento un vero uomo e non per la mia forza, ma per le mie debolezze!

Mi siedo sulla schiena di un uomo e lo obbligo a portarmi; d'altro canto provo a convincere lui ed i suoi familiari che farò di tutto per sollevarlo dalle sue pene, eccezion fatta di scendere dalla sua schiena.