Comportamento,

Mi piace chi sa starsene per i cavoli propri, molti li definiscono asociali, io preferisco pensare che siano persone che sanno ciò che vogliono e non si accontentano.

Mi piace chi sceglie con cura le parole da non dire.

Mi piace chi sorride anche quando non ha motivi per farlo, perché penso semplicemente che chi lo fa conserva ancora quella cosa fondamentale chiamata: "voglia di vivere". È da essa che parte tutto: la voglia di rialzarsi ogni volta che si cade. La voglia di riscattarsi e di vincere. La voglia di ricominciare senza "se" e senza "ma". Malgrado le paure, malgrado le difficoltà e le "batoste", chi conserva dentro di sé tutto questo non si lascerà morire mai.

Mi piace chi tace e dimostra. Chi parla con il cuore. Chi abbraccia con l'anima. Chi è presenza e chi fa sempre la differenza.

Mi piace complicarmi la vita, per questo ho scelto sempre e solo te.

Mi piace comunicare con l'anima senza mostrare i volti che possono distrarre. Mi piacciono le persone che si scelgono e continuano a piacersi ed esserci indipendentemente dal loro aspetto o prestanza fisica. Odio quegli uomini che scelgono una donna basandosi solo sull'aspetto fisico. Due persone si devono saper compensare una con l'altra senza inutili gelosie competitive.

Mi piace condividere le cose belle. Quelle brutte me le tengo per me.

Mi piace dialogare con persone che sanno equipararsi e non urlare, soprattutto che non siano arroganti, permalose e presuntuose, agli altri sono indifferente.

Mi piace essere me stessa perché quando sbaglio se la gente me lo fa notare so di aver sbagliato con la mia testa e facendo ciò che ritenevo giusto, non ciò che mi era stato chiesto o mi conveniva al momento!

Mi piace essere unica e speciale. Mi piace sapere di esserlo. Mi piace che gli altri lo percepiscano. Ognuno di noi lo è, in realtà, ma non tutti se ne rendono conto. Ecco cosa fa di me un essere unico e speciale: la consapevolezza.

Mi piace guardare ciò che non vedo più in là.

Mi piace guardare le persone sotto ogni loro punto di vista, mi piace cercare di capire ogni minima sfumatura che esse nascondono. Mi piacerebbe che gli altri facessero con me la stessa medesima cosa, ma non succede mai.

Mi piace guardare lo specchio senza riflesso alcuno, sguazzare nelle pozzanghere asciutte e ascoltare, ascoltare, ascoltare chi tace, forse questa è l'unica verità di una mente folle, ascoltare un silenzio. Mi cibo di verità che solo una dubbia follia comprende, stride forse troppo con le verità altrui, ma questa è la differenza di chi osa rincorrere una voce dimenticata in un'eco.

Mi piace il rumore che fanno le persone silenziose. Te le senti camminare addosso in punta di piedi.

Mi piace la frase "non siamo tutti uguali". Meno male dico io, perché se fossi come certa gente mi sarei sparata da un pezzo.

Mi piace la precisione e chi non nicchia, per me esiste solo il deciso.

Mi piace metterci un po' di follia, sentirci con un pizzico di magia.

Mi piace osservare, e dopo aver osservato decido per chi combattere e per chi farmi una bella e sana risata!

Mi piace parlare con persone che capiscono ciò che dico e mi annoio a morte con quelle che sentono solamente senza nessuna intenzione di comprendere.

Mi piace pensare e poi agire. Solo in questo modo so che quando agisco non ho ripensamenti e tanto meno mi verrà mai la voglia di tornare sui miei passi.

Mi piace provare, e non mi sembra di perder tempo.

Mi piace quando mi fanno sentire così diversa, non mi offendono, anzi mi rendono unica.

Mi piacerebbe avere un po' di tempo libero per dimenticare tutto quello che ho imparato.

Mi piacerebbe che con la scusa della fine del mondo, giovedì sera, tutti prendessimo una persona e le dicessimo una cosa che abbiamo sempre tenuto per noi, qualcosa che per mancanza di tempo, per paura di un rifiuto, per orgoglio o solo perché ci siamo sempre detti "Magari lo farò domani". Bè se ognuno di noi facesse questo, in una sola notte potrebbero accadere tantissimi miracoli!

Mi piacerebbe che ogni tanto le persone prendessero un foglio e lo dividessero al centro. Poi da un lato mettessero lo "schifo" che dicono di me e dall'altro si valutassero con estrema sincerità. Si renderebbero conto che non sono poi così diversi, tanto meno così migliori.