Comportamento,

Dove sono finiti i tempi in cui si faceva l’amore con tenerezza, guardandosi negli occhi? Oggi esistono amori virtuali a chilometri di distanza o quelli che hanno complessi da prestazione e fanno uso di pasticche. Per farne cosa?  non ci sono gare, l’amore dovrebbe essere naturale, così come viene con alti e bassi. Ma forse sto parlando d’amore ed invece dovrei parlare di sesso.

dove sono, come sono, chi sono. Io sono la mia vita in evoluzione fuori dagli schemi dei sentimentalismi, questo mi rafforza per essere di aiuto in questa vita dove tutto è.

Dove sorge il sole è mattino. Dove tramonta il sole è sera. Questo cosa significa? È lì dove sei che tutto ha un inizio e una fine. Allora vivi, vivi i tuoi giorni.

Dovere: ciò che ci sospinge inflessibilmente nella direzione del profitto, lungo la linea del desiderio.

Dovere: ciò che ci sospinge inflessibilmente nella direzione del profitto, lungo la linea del desiderio.

Dovessi scegliere fra due mali, la passione per la droga oppure per il denaro, scelgo la droga. Si muore prima ma si fanno meno figure di merda.

Doveva camminare, invece, pretese di correre. Inciampò, cadde a terra, rimase indietro. Eppure, bastava che camminasse.

Doveva solo avere il coraggio di infrangere la barriera della paura. Doveva solo rendersi conto che per l'amore non esiste, né distanza, né il tempo. Doveva solo darsi un'opportunità per iniziare a vivere, perché sapeva che era difficile sopravvivere solo con i ricordi.

Dovrebbero leggere la Bibbia, dovrebbero leggere Lolita. Dovrebbero smetterla di leggere Bukowski e dovrebbero smetterla di ascoltare la gente che dice loro di leggere Bukowski.

Dovrei dare più retta alla testa, ma quanto mi parte l'embolo è difficile che io mi fermi.

Dovrei forse essere come tutti per sentirmi unico, ma preferisco essere solo me stesso e sentirmi raro.

Dovrei seriamente cominciare a mandare a fanculo un bel po' di persone.

Dovrei smetterla di donarti tutti i miei pensieri.

Dovrei smetterla di scusarmi per cose che non ho fatto.

Dovremmo dare voce anche alla nostra ombra.

Dovremmo essere come le stelle: si rompono in mille pezzi e cadono, ma la loro parte più forte continua a brillare.

Dovremmo essere più capaci di amarci, di aiutarci e non di devastarci, oggi è più rivoluzionario chi ti aiuta con il cuore a chi ti volta le spalle.

Dovremmo evitare di pensare spesso a quello che fanno gli altri. È come guardare intensamente una vetrina di salumi "ammirando" la posa di un salame qualsiasi.

Dovremmo fermarci qualche volta per cogliere il momento ma, essendo stanchi, dimentichiamo di farlo.

Dovremmo imparare a non prenderci troppo sul serio, perché in fondo siamo solo saltimbanchi che recitano nel teatro della vita.

Dovremmo imparare dai fiori a respirare, come se fosse sempre primavera.

Dovremmo perdere l'abitudine di farci a pezzi per mantenere gli altri completi.

Dovremmo riscoprire la verginità, anche dopo averla persa da anni, ritrovarla soprattutto dal momento in cui maturiamo il bisogno di un rapporto vero, risvegliando in noi una tenera timidezza oramai dimenticata, quella tenerezza dei valori che vorremmo diventassero il pilastro della nostra vita insieme a qualcun altro.

Dovremmo riuscire a capire prima che, se certe qualità si nascondono troppo a lungo, è probabile che non ci siano.

Dovremmo sforzarci di fare le cose allo stesso modo: non utilizzando la violenza per combattere per la nostra causa, ma non partecipando a qualcosa che crediamo sia sbagliato.