Amore,

pallida al lume.

Pallida Margherita, mia Margherita, così bianca e fredda, non sei tu forse come me un sole autunnale?

Pallida Margherita, mia Margherita, così bianca e fredda, non sei tu forse come me un sole autunnale?

Paradossalmente il più grande insegnamento che viene dall'amore è che si può stare bene anche da soli.

Paradossalmente, la capacità di stare soli è la condizione prima per la capacità d'amare.

Paradossalmente, non ero innamorata di te. Non lo ero mai stata, nemmeno durante i sette giorni di felicità o nel periodo della casa nel bosco, perlomeno nel senso che di solito si dà a questo termine. Parlo del desiderio fisico che annebbia la vista e interrompe il respiro al solo guardare la creatura amata, del brivido che ti intirizzisce e ti scioglie al solo sfiorarle una mano, una guancia, sicché tutto in lei diventa unico e insostituibile, perfino l'odore del suo fiato, il sudore della sua pelle, i suoi stessi difetti che anziché difetti ti sembrano qualità deliziose: hai bisogno di lei come dell'aria, dell'acqua, del cibo, e in take schiavitù muori di mille morti ma sempre per resuscitare, esserle schiavo di nuovo. Questi sintomi io li conoscevo, ma in coscienza non potevo dirmi d'averli avvertiti in nessun momento per te.

Paralizzato dall'amore, il cervello, osserverà da spettatore, in un teatro dove non capirà nemmeno il più semplice gesto, eppure così complicato per lui...

Parla ancora, parla al mio cuore, alla mia anima, fagli sentire tutto il tuo amore, la tua passione per me, di quanto io ti sono necessario.

Parla con il cuore, le parole non ti serviranno.

Parla e continua a parlare, con la tua voce che mi scioglie il cuore, parla cosicché io mi senta felice ed io starò qui con te ad ascoltarti senza dire nulla; ti ho detto una bugia, starò qui con te ad ascoltarti e a dirti Ti Amo.

Parlami ancora di te, perché questo mio cuore non vuole sentire altro.

Parlami con parole dettate dal cuore, ma ti prego dimmi cosa pensi mentre ti stringo a me, fregatene cosa dicono le persone, che magari fra i tanti hai scelto un perdente, ma che crede al tuo amore.

Parlami d'amore, se vuoi, parlami di speranza se vuoi, parla pure, ma il vero amore non parla, il vero amore spera, spera in un mondo migliore, e, noi, noi d'amore cosa ne sappiamo? L'amore, parola che suona più come speranza, speranza di un domani di uguaglianza, di libertà, e soprattutto pace! Questo è l'amore in cui io credo!

Parlami di te, dei tuoi silenzi, trattieni le parole d'amore e poi lasciale volare da me, per noi.

Parlami di te...
parlami dei tuoi anni...
parlami dei tuoi successi... dei tuoi errori...
basta che tu parli... altrimenti sarò costretta ad abusare delle tue labbra per parlare di ciò che voglio... te.

Parlami di un bacio, dimmi dell'eterno, di una grotta senza tempo. Entra calore, si schiude la bocca! Perle su perle, serpenti in danza, elisir d'assenzio nelle vene e sangue nel bicchiere.

Parlami in silenzio e dipingi con l'intensità dei tuoi occhi la pergamena del mio cuore.

Parlami sempre con le parole sincere del tuo cuore, non c'è amore più bello.

Parlammo di tutto, tranne che d'amore, perché amavamo senza aver bisogno di parlare.

Parlammo di tutto, tranne che d'amore, perchè amavamo senza aver bisogno di parlare.

Parlando con un anziano signore e un'anziana signora, chiesi che cosa fosse più importante per una coppia, per una vita felice come la loro. Il sapersi fare amare o essere capaci di amare. L'anziano signore mi disse: immagina che l'amore sia come un uccello, ora dimmi, continuò l'anziano signore, di quale ala può fare a meno l'uccello, se vuole volare, la destra o la sinistra? L'amore ti può far volare alto, ma solo se contraccambiato.

Parlano di noi quelle parole che non significano niente per gli altri.

Parlare con te è bello, averti vicino meraviglioso...

Parlare d'amore è come camminare dove gli angeli stessi temono di mettere piede.

Parlare d'amore è facile come cogliere una rosa. Vivere d'amore è difficile come mantenere la rosa viva. Bisogna coglierne l'essenza entro un tempo che è sempre troppo breve.