Amore,

e gli occhi stanchi guardavano la tua fotografia.

e guardami solo per amore.

E guardandoti nella flebile luce di quella stanza, poco prima di addormentarmi accanto a tè, mi venne in mente chiaramente che tutte le follie delle quali fui "accusato" per arrivare fino a li, furono le cose più sensate che feci in tutta la mia fottuta vita.

E guardarmi sarà la tua condanna. Mi tesserai i capelli e le mie vipere morderanno. Groviglio di serpi dalle movenze flessuose. Consunti dalla pioggia, sguardo letale. Medusa. Decapita il mio cuore e sarai salvo. Parlami di perversioni cerebrali, mozzami i veleni e lascia che fluisca, rosso corallo, l'essenza del mio male, l'ossessione. Metamorfosi. Sgombra dai mistici sortilegi, ritorno donna. Mi salvi.

E guardi stancamente quelle immagini che non ti appartengono più. Nascosta nell'indifferenza della gente, cerchi i tuoi sogni irrealizzati di donna. Nei passi di un uomo che se ne va, la tua insoddisfazione perdutamente nascosta nelle rughe della tua anima!

e hanno fatto rumore ma nessuno ha sentito mai il mio dolore.

E ho dimenticato il rumore del mare, il vento soffiare sulla mia pelle, il calore dei primi raggi del sole, ma il tuo viso no, non lo scorderò mai.

E ho guardato dentro un'emozione e ci ho visto dentro tanto amore che ho capito perché non si comanda al cuore.

E i suoi non hanno eguali.

È identica a sei anni fa. So che non è vero... ma la lente attraverso cui la vedo me la mostra immutata. Per me avrà sempre ventun anni, e io ventitré.

E il cuore disse alla ragione: "tanto vinco io!"

e il domani prenderà il colore delle nuvole pulite.

E il mio pensiero ti raggiungerà, dove non arriveranno le mie parole, arriveranno i miei gesti, e dove il tempo invecchierà queste parole, riecheggerà, l'essenza di questo eterno momento, rinascerà quella sensazione simile ad una danza, fino ad esplodere nella naturalezza e spontaneità, dei nostri piccoli gesti.

E il passato cos'è se non un giardino di pietra? Il passato è una cosa certa diceva un santo che noi attori tanto ci schifava... certa, non chiara... quello che la pietra racconta chi lo conosce? Ma è lì inesorabile... ecco. Il teatro è questo. Viaggio nel giardino di pietra. Andata e ritorno. Forse.

E il suo ricordo si fece così frequente che diventò quotidianità per lei.

E il tempo dell'amore trasforma gli attimi in impronte, tracce di te sul mio cuore.

E illudersi di poter ritrovare quel battito in un altro cuore.

e illuminano la notte.

e immenso almeno quanto lei.

È impossibile che nel cuore dell'uomo che ha conosciuto l'amore vero, almeno una volta, possa albergare la viltà.

È impossibile sciogliere il ghiaccio senza quel calore che mi dai! Ma è con quel tuo calore che hai bruciato il mio cuore...!

E in certi luoghi dell'amore saprai che non potrai più rimetterci piede ma sognerai per sempre ali, per tornare dove non si può. Poi crederai nell'estrema necessaria urgenza del presente e capirai che per amarsi davvero c'è un solo modo giusto, si deve smettere di sentirsi sbagliati.

E in quel gioco capii che tu sei la mia vita.

E in questa storia d'amore, per cortesia, non suggerirmi di pensare alla mia dignità, visto che il mio piacere piu grande sta proprio nel perderla.

E in questo scorrere di vita fermiamo il tempo misurandolo con battiti di noi.