Abbandonare

Se ognuno fosse la compagnia di un altro essere, non esisterebbero più anime smarrite nella malinconia.

Se perdi qualcosa non raggiungerla, se ritorna indietro è tua per sempre, se non ritorna vuol dire che non lo è mai stata!

Se porti nel tuo cuore la leggerezza di un bambino, e nella tua mente eserciti la pace del sé... Tutto ciò che ti tocca non ti recherà danni.

Se prima avevo un appoggio, adesso non m'appartiene più.

Se qualcuno ti dice: "mi hai deluso", non arrabbiarti, ma sappi che in realtà non ha abbastanza tempo per dirti: "non sei il personaggio della storia che avevo scritto per te quando ti ho visto per la prima volta: vado a cercare qualcun altro".

Se sai veramente cosa significhi amare, dovresti imparare prima ad abbandonare.

Se senti di aver perso qualcosa: o te l'hanno tolta o forse, semplicemente, non l'hai mai avuta.

Se si molla in partenza, non si arriverà mai al traguardo.

Se smetti d'amare allontanati velocemente e non voltarti indietro, la compassione per chi rimane è ancora più dannosa dell'abbandono.

Se soltanto avessi servito il mio Dio con metà dello zelo con cui ho servito il mio re, egli non mi avrebbe abbandonato nella mia vecchiaia, nudo, ai miei nemici.

Se sono qua da sola significa che non hai fatto nulla per stare insieme a me.

Se te ne vai, mi mancherà la tua allegria e l'armonia che porti via. Mi lascerai da solo in questa via, dove il mio cuore in nessun viso troverà la poesia del tuo sorriso.

Se ti arrendi troppo presto, non saprai mai come sarebbe potuta andare.

Se ti avessi realmente dimenticato, non lo ricorderei neanche.

Se vuoi allontanarti non serve fuggire, basta fare un passo indietro.

Se vuoi andare vai, intanto sai che qui la porta è sempre aperta. La strada la conosci bene, non ho bisogno di indicartela. Però sappi una cosa, quando entrerai nella stanza non troverai più nulla al suo posto: il cervello starà al posto del cuore, nel frattempo quest'ultimo starà già da un'altra parte.

Sei quel treno che avrei voluto prendere, ma purtroppo non ti sei fermato, e io ero lì nella fermata delle nostre vite.

Sei tornato nell'Inferno, hai visto la gente farsi largo, non hai parlato con nessuno ed hai sentito solo il dolore... del buco.

Sentiva una parte di sé che non era più cosciente... quella parte che piano piano scivolava via lasciandola nel vortice dell'incertezza. Non sapeva cos'era, sembrava malinconia, sembrava rabbia per la vita forse anche insicurezza... chissà poteva essere resa.

Sento il trionfo adesso che ti ho abbandonato a te stesso, dopo tanto consenso, la negazione di solidarietà e il tuo ritorno negli inferi della solitudine.

Sfortuna: una amica fedele che non ti abbandona più.

Si allontana e non ritorna, solo chi non voleva rimanere.

Si commettono tante cose orrende in questa vita e una dei queste è quella di abbandonare un altro essere vivente e poi restare indifferenti.

Si dice che per ogni cosa c'è una fine ma se per ogni giorno c'è un tramonto è già l'alba nell'altro emisfero, e così mi racconto ancora dal principio perché la fine non c'è che quando non si dice più: "è la fine".

Si dice molte volte addio. Ma non lo è mai quando non è il cuore a dirlo, e il mio non sa, non riesce a dirvi addio.