L'istante brioso della vita di una farfalla è più intenso della longevità dell'uomo che annega, ogni giorno, nei suoi timori.
L'istante che fugge lo puoi imprigionare solo nei ricordi.
L'occhio puro vede solo la purezza, un moralista scruta nei peccatori i suoi peccati.
L'odio e l'orgoglio sono i duri carcerieri che imprigionano l'anima di chi li indossa.
L'offesa è la spina che fa grondare gocce di sangue dalle pareti dell'anima.
L'offesa ferisce, l'urlo colpisce e il silenzio uccide, quando si ama.
L'ombra è il respiro della luce prima di illuminare.
L'ombra è il ricamo della luce.
L'opportunismo è lo sfruttamento più vile di un'amicizia, perché è premeditato.
L'origine è l'inizio del nostro arrivo, ma è anche il principio del nostro ultimo viaggio.
L'orizzonte che ti appartiene è quello che tu non vedi ma che hai già raggiunto, perché l'hai vissuto senza neppure accorgerti di averlo sorpassato.
L'ottimismo, l'entusiasmo, la passione sono qualità positive che aiutano ad affrontare le situazioni della vita con più grinta e determinazione.
L'ottimista è chi guarda la vita di spalle e la idealizza, il pessimista è chi guarda la vita direttamente negli occhi e la riconosce.
L'ovvio è ciò che spesso sfugge agli occhi per la sua eccessiva evidenza, che ne offusca la visibilità.
L'ultimo tocco dell'artista è animare la sua opera.
L'umiltà è quell'abito bianco che si indossa senza accorgersi di averlo addosso, ma abbaglia solo chi riesce a vederlo.
L'umiltà non sta nel mostrarsi, ma nell'essere onesti con se stessi e con il resto del mondo.
L'umiltà si denuda per indossare gli abiti lisi di chi si è consumato nel tempo, mostrando sempre se stesso.
L'unica certezza che abbiamo è il dubbio.
L'unica cosa che ci tiene in vita è la speranza, la speranza di un mondo migliore, dove è l'amore a far da padrone.
L'unica cosa importante in questa vita è amarsi ora, perché domani potrebbe essere già tardi.
L'uomo è alla continua ricerca di sé e infine non si conoscerà mai del tutto, perché è un mistero anche a se stesso.
L'uomo è l'apostrofo che unisce il finito all'infinito.
L'uomo è metà terra e metà cielo: il corpo lo attira alle nude zolle, l'anima lo solleva al cielo. Da qui deriva la sua infelicità di volare solo come un aquilone.
L'uomo è sempre alla ricerca della felicità che per definizione è perfetta, e noi, umili essere umani, siamo sempre alla ricerca della perfezione non considerando che per definizi...