C'è sempre qualcosa, qualcuno, che abbiamo avuto nella nostra vita, che resta attaccato ai sentimenti. Non importa il tempo. Un'estate o una vita sono concetti che le emozioni non conoscono. Esse si innestano in un lembo della nostra esistenza e lì tacciono finché non gli passiamo inavvertitamente il respiro vicino e le solleviamo. Così noi le respiriamo nuovamente e ci sembra di tornare a quel vissuto, a quella persona. Ma quel qualcosa non appartiene davvero a chi abbiamo conosciuto. Quel qualcosa in realtà era già in noi molto tempo prima che lo incontrassimo. Semplicemente il suo passaggio ce l'ha rivelata, ed è qualcosa che siamo non qualcosa che abbiamo, di buono o di cattivo. Ma buono e cattivo sono solo aggettivi ed ogni aggettivo è relativo a ciò con cui si vuole misurare. Lasciamo la misura a geometri e ragionieri. Non siamo anime, vite. Assaggiamo i frutti di tutto quello che scopriamo e sputiamo via i semi, non perché siano cattivi, ma perché crescano altri frutti e altri possano apprezzare ciò che abbiamo assaggiato.
Fabio Privitera
Un sentimento può ignorare un'assenza ma, primo o poi, ogni cuore diventa freddo e smette di battere, se non viene mosso dalle giuste onde di calore.
Le vere ferite sono quelle nascoste, quelle per cui non esiste una cicatrice visibile, ma la senti tirare un po' dappertutto. Nel cuore, sulla pelle, dentro ogni interstizio che separa un pensiero da ...
Fingeva di non vedere eppure la sua anima non la smetteva di piangere e rammaricarsi, per quello che gli occhi le trasmettevano: un dolore viscoso dal quale lei non sapeva strapparsi via.