Lo sguardo perso, davanti all'altare,
non vedevo oltre, lo immaginavo gi� in cielo
e di lacrime un velo,
c'�ra nella mia testa l'ultima telefonata:
corri al suo capezzale, pap� st� male.
Pi� volte ho visto il suo dolore, ma poi passava,
questo peggioramento non s'aspettava,
era una quercia vera.
Ma un triste autunno smise le sue foglie,
non ci fu pi� primavera,
vedevo i suoi colori, erano cambiati,
e rimase chiuso ad aspettare che finisse l'inverno
ma i suoi occhi rimasero addormentati.
Troppa fretta avevo, nel venire a salutarti,
convinta che qu� ti avrei comunque ritrovato
e rimandavo sempre, quello che dovevo dirti,
non trovavo un minuto per sentirti.
Troppo tardi, forse ora mi sentirai,
non ho saputo dirtelo, con questo dolore
mi mancano le parole,
mi mancano i tuoi abbracci, i sorrisi
la sicurezza, la sentivo ad ogni tua carezza
pap� mio caro puoi avere la certezza
tanto ti ho amato, non sono riuscita a dirtelo.
Anna De Santis
"Verme nero!" Grid� uno stolto passando sulla via, ad un povero negro.
Ed io, verme, che avevo sentito, strisciando pensai: "ma che bel complimento, non sai che siamo nati per trasforma...
Sapr� quanto mi manchi...
Signore, ho scarpe di piombo, vorrei volare, dammi ali pi� grandi.