Torquato Tasso: Giace il cavallo al suo signore appresso, giace il



Giace il cavallo al suo signore appresso,
giace il compagno appo il compagno estinto,
giace il nemico appo il nemico, e spesso
su'l morto il vivo, il vincitor sul vinto.
Non v'� silenzio e non v'� grido espresso,
ma odi un so che roco e indistinto:
fremiti di furor, mormori d'ira,
gemiti di chi langue e di chi spira.


Torquato Tasso

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