Andrea Spartà: Come dover stare? A cosa dover credere? Dove dover



Come dover stare?
A cosa dover credere?
Dove dover volgere lo sguardo?
Alle parole di mio padre?
Al silenzio di mia madre?
Alle lacrime di mia sorella?
E mi dicono che � tutto falso... mi dicono che non c'� ancora niente...
eppure gli altri gi� sanno...
eppure gli altri gi� ne parlano...
eppure gli altri gi� mi guardano...
e io, che mi son sempre fatto vanto di capire le persone dai loro sguardi...
avr� paura di cercarli...
e soprattutto avr� paura di vedere cosa c'� dentro.

� impossibile. � irrealizzabile. � inconcepibile.
Non pu� essere davvero cos�. Non pu� esserlo.
Come si pu� distruggere qualcuno in questo modo?
Hanno tolto la pena di morte perch� troppo terribile...
e questo credete sia tanto meglio?
Mi dicono che "loro" vogliono proprio questo...
creare sconforto... creare disunione...
e io non dovrei... non dovrei cadere cos�...
eppure non posso farci niente...

Il dubbio � una cosa tremenda. Il mondo � una cosa tremenda.
Il dubbio ti corrode l'anima... ti fa vedere cose che forse non esistono...
ma forse si... eccolo, il dubbio.
Il mondo ti corrode il cuore... ti fa vedere che i dubbi degli altri...
presto o tardi...
si realizzano nella loro forma peggiore...
e allora pensi... in cosa loro sono diversi da me?
Dubitare... dubitare � una cosa orribile...
� qualcosa che corrode, che non ti lascia scampo...
� qualcosa che ti distrugge...
� come il buio.
Non sai mai quando arriva...
ma quando succede... � finito tutto...
t'inghiotte, senza via di fuga...
ti distrugge, ti annienta, ti annichilisce.

Sono i momenti come questi che ti fanno capire tante cose...
e a me un momento simile non era mai capitato... mai...
e adesso che si � presentato... avrei davvero preferito non sapere mai nulla.
Ma ormai � tardi, anzi, tardi lo � sempre stato...
che posso fare io? Io?
Solo in questi momenti capisci quanto sia fottutamente volubile la vita.
Solo in questi momenti capisci quanto tutto ci� che fino a un attimo fa
per te erano gli scopi della tua vita...
un istante dopo diventino cenere in un tornado di dubbi e disperazione.
Solo in questi momenti capisci che davvero in questo mondo,
per quanto potrai fare, per quando potrai dire, per quanto potrai scrivere...
non conoscerai mai nessuno fino in fondo.
Nemmeno te stesso.

Non ci riesco. Non riesco ancora a crederci.
Vorrei che qualcuno mi svegliasse.
Anche sparandomi, ma mi svegliasse.
Vorrei capire cosa si aspettano ora tutti da me!
Vorrei capire cosa dovrei fare adesso io!
Vorrei capire perch� adesso sono qui... a quale scopo?
Su questo punto di vista ero sempre stato felice.
Sentivo ragazzi parlare di cosa avrebbero fatto dopo le superiori.
Li sentivo dannarsi per non sapere cosa fare del loro futuro.
Poi guardavo me, guardavo le mie mani, guardavo quello che sapevo fare...
ed ero felice. Felice. Perch� io sapevo cosa fare domani.
Quando rialzavo gli occhi vedevo quei ragazzi avvicinarsi a me...
mi mettevano una mano su una spalla e mi invidiavano...
non potr� dimenticarle mai quelle parole...
"Beato tu che hai gi� un futuro... come ti invidio..."
Vorrei riaverli qui quei ragazzi... per dire loro
"... volete il mio futuro? Ve lo regalo..."
perch� per me, in questo momento, non ha pi� senso.
E non potete capire, non potete immaginare, quando sia dura per me dire cos�.
Ho sempre avuto la certezza in vita mia che mai niente e nessuno
avrebbe potuto distruggere i miei sogni.
Il mio sogno.
Eppure si cresce. Si cresce in questo mondo maledetto.
E i sogni, davanti a certi problemi, diventano meno di caccole.
Diventano cose stupide, cose superflue, cose infantili.
Cose buone solo per tener calmi i bambini piccoli...
per far credere loro che il mondo pu� esaudirli, i sogni...
ma la fregatura �... per quanto tempo?

Ora non ho pi� niente in cui credere.
Non ho pi� niente.
Ho sempre amato scrivere, dicono tutti che sia una cosa che so fare bene.
Eppure scrivere a che serve in questo momento?
Serve a me per sfogare qualcosa che non riuscir� ugualmente a sfogare?
Serve agli altri per poter dire "ah, lui ha scritto un libro! "?
No.
In certi momenti saper scrivere non serve proprio a un cazzo.
E mi faccio schifo da solo per quanto sono inutile.
Mi faccio schifo per come non riesca a reagire in alcun modo.
Mi sono reso conto che non ho il coraggio di affrontare la vera vita
ed � forse per questo che mi trovo tanto bene nei miei mondi dei libri...
Mi sono reso conto che quando bisogna alzare la testa
io mi tiro indietro... non ce la faccio... non ce la faccio...

Cosa volete da me? Cosa devo fare?
Domani sar� terribile.
Dovrei studiare a scuola per un'interrogazione.
Dovrei avere la seconda lezione di guida per la patente.
Dovrei andare a giocare a calcetto con i miei amici.
Ma se il mio sogno pi� grande, quello che mi ha sorretto sempre...
sempre!
Non ha pi� senso dinanzi a questo momento...
che senso possono mai avere queste cose ancor pi� frivole?
Che senso pu� mai avere la scuola?
Che senso pu� mai avere la patente?
Che senso pu� mai avere lo sport?
Che senso pu� mai avere la vita... se minacciano di portartela via?

Vedo volti sorridenti. Vedo persone tranquille. Vedo battute e scherzi.
Vedo le cose che vedo tutti i giorni e che mi son sempre sembrate normali...
ma le vedo diverse... le vedo lontane... le vedo non mie.
E non riesco a dire "domani ce la far�, superer� anche questo"
per la prima volta, non riesco a dirlo.
Perch� quando ti colpiscono davvero nel profondo...
non c'� anima...
non c'� cuore...
non c'� amore...
non c'� amicizia...
non c'� verit�...
non c'� vita che tenga.
C'� solo dolore. Dubbio e dolore.

Ci� che mi consola � la tecnologia.
Grazie ad esso questo mio pensiero ancora resiste, perch� battuto su un pc.
Se avessi avuto a disposizione solo carta e penna...
adesso le parole non si distinguerebbero pi� in quanto sbiadite in tanti
piccoli
infiniti
gorghi di lacrime.
E invece no. Grazie tecnologia.
� solo grazie a te che ora tutti hanno l'ennesima prova che le mie parole
in certi momenti
non servono proprio a un cazzo.
E resteranno inutili, come me, come tutto, perdute nell'inifinit� umana...
senza un senso... sensa uno scopo.
Inutili. Come me. Come questo pensiero. Come tutto.

Adesso la mia mente vaga solo in una direzione: la peggiore di tutte.
� inevitabile pensare al peggio quando sei in situazioni come questa.
E per uno come me, che di fantasia ne ha a non finire...
ritrovarsi a pensare cose brutte � una cosa terribile.
Perch� mi immagino l'evolversi della vicenda nel modo peggiore possibile...
immagino le conseguenze, e quello che potrebbe accadere.
Immagino perdite, dolore, lacrime, grida, solitudine... morte.
Immagino tutto e vorrei morire, subito, solo per non rischiare di vedere
ci� che potrebbe succedere.
� assurdo, lo so. E se io avessi letto una cosa del genere...
scritta da una qualsiasi altra persona...
sicuramente l'avrei contrastato, e con tante belle parole, avrei tentato
in tutti i modi, di fargli capire che sbagliava, sbagliava tutto.
E nonostante io sappia tutto ci�... non so nulla.
Come far� ad alzarmi domani?
Come far� a fare tutto ci� che un semplice ragazzo di 18 anni fa?
Come far� a vivere come ho sempre fatto con un simile peso sulla schiena?
Come far� a guardare negli occhi qualcuno... sapendo che potrebbe benissimo
mentirmi...?

No. Non esiste soluzione.
E adesso basta, quest'inutile pensiero � durato fin troppo.
Non so quello che far�. Non so cosa si aspettino gli altri da me.
So solo due cose, mie, personali.
La prima � che io spero.
Io spero.
Spero che alla fine si risolva tutto davvero, cos� come tutti mi dicono...
ma come credere alle loro parole? Io direi la stessa cosa al posto loro...
La seconda � che, per quanto mai l'ho desiderato davvero e mai lo desiderer�,
vorrei morire...
perch� se non ci fosse niente dopo la morte, cos� starei in pace per sempre...
resterei nell'oblio del nulla per l'eternit�, senza pensieri, senza niente...
di me...
e se invece ci fosse qualcosa, dopo la morte, allora finalmente sapr�...
Vorrei morire per poter finalmente sapere tutto.
Tutto.


Andrea Spart?

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