Antonio Pistarà: La carne di cui sono fatto non conosca riposo, sol



La carne di cui sono fatto non conosca riposo, sollievo, estasi o tregua se la stessa che mi compone non combatta, con l'ultima delle cellule che la compone, a cambiare la pi� grande convenzione del genere umano: "il destino".
Non esiste il destino; esiste la molteplicit� di "opere, fatti, parole, comportamenti e l'essere nella sua infinita espressione concettuale convenzionale, bigotta e retrograda che "il destino" prende senso a cui noi attribuiamo le colpe o le fortune della nostra vita.
Il destino � la conseguenza dell'essere umano che con il suo limite fatto di una materia, spesso, non alimentata, la stessa, che con altra materia nell'implosione esistenziale chiamata miseramente "destino".


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