Sveglio � il mio cuore che il tuo attende,
uno spiraglio di luce filtra dalla notte,
boccate di sangue fermano chi si arrende,
la pioggia contro il vetro fa a botte.
Soffice come la lana d'autunno � la tua bocca
quando � intelaiata ad un sorriso,
la neve lascia il posto all'albicocca
si specchia nel domani il tuo bel viso.
Chi sono, mi domando, ogni mattina,
un poeta che scrive d'amore e di dolore?
No, non c'� penna che scrive nel mio cuore
ma solo espressioni del mio io di bambina.
Illusioni dunque � quel che resta
di una vita di pioggia e di modestia,
un volto sconosciuto in mezzo al freddo,
un soldato ormai caduto divenuto fango.
Tu vieni adesso nella mia mente,
un pensiero assolato, ma distratto dal vero,
sbatti quell'uscio anche senza vento
e torni sui tuoi passi che forse sono sinceri...
Anna D'Urso