E slacci� il corpetto,
finemente ricamato
da trine e merletto
accettando le sue carezze,
sempre pi� ardite.
La bocca di ciliegie mature,
e quanta cura nel tenere su i capelli,
ma ormai sciolti sulle spalle
che il vento scompiglia e raccoglie
seguendo le sue voglie.
Le mani incrociano desideri,
incontrano i suoi turgidi seni,
nessuno mai aveva osato tanto
e percorrendo nuove strade,
abbandonate remore,
scivolano su morbide forme,
assaporando amore,
mentre tutto dorme.
Veglia amore.
Anna De Santis
"Verme nero!" Grid� uno stolto passando sulla via, ad un povero negro.
Ed io, verme, che avevo sentito, strisciando pensai: "ma che bel complimento, non sai che siamo nati per trasforma...
Sapr� quanto mi manchi...
Signore, ho scarpe di piombo, vorrei volare, dammi ali pi� grandi.