Giuseppe Catalfamo: La dolce piccola Maria, ragazzina appena dodicenne



La dolce piccola Maria, ragazzina appena dodicenne, abbandonata, probabilmente barattata, in un convento dalla famiglia bigotta e ignorante perch� il rosso che fa diventare donna per loro era peccato mortale, vinta dalla sua innata purezza trova la forza e il coraggio di fuggire dal monastero. Chiusa la fisicit�, non l'anima, capace di distinguere una colpa inesistente che volevano far sua. Erra per le campagne, la notte � senza luna, ancor pi� nero l'animo della Bestia incarnata in un soldato romano nel quale s'imbatt�. Pagano senza Dio, essenzialmente senz'anima, nefanda di nuovo rosso il corpo dell'innocente bimba, imponendogli il suo seme la rende madre prima d'esser donna. Lei non sa, n� immagina, si sente sporca, gi� � fuggitiva ancorpi� fugge. Elisabetta, sua cugina, solo lei pu� ascoltare il suo pianto soffocato e disperato. Elisabetta � donna meravigliosa, sedicenne che conosce da ventiquattro settimane la gioia d'esser madre, un solare cucciolo di nome Giovanni, frutto d'amore sbagliato perch� troppo giovane ma puramente consumato. Eli accoglie con devozione la cugina, sentendo il profumo del virgulto che sboccia in Maria decide che fuggire � il verbo. Due bimbe madri di due bimbi, Eli si reca cercando consiglio dall'uomo per il quale ha fiducia monumentale,...[segue »]

Giuseppe Catalfamo

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