Le brume di novembre,
dal campo dei cipressi,
salgono al cielo pesto.
In un tetro suono,
spicca il volo,
alata sagoma nera.
Tre giri sul campo,
tre tetri richiami
aprono l'aria immobile.
Tre brividi vibrano l'anima
ed il suo occhio s'apre sul tempo.
Per ogni brivido un immagine:
Tre lustri di bianche mani,
sporte da nero cappotto,
posan terra umida di pianto
sul simulacro della speranza
di apprendere il mondo.
Ora � andata...
Tre fiori, da bianche mani,
sporte da nero cappotto,
appoggiati, ancor umidi,
sul simulacro della speranza
di condividere il mondo.
Ora � andata.
Tra lacrime sul volto bianco:
una per un padre non avuto,
una per un amore staccato,
una per l'anima che � andata ora.
Poi, sul campo dei cipressi,
nelle brume di novembre,
di nuovo il silenzio.
Sir Jo (Sergio Formiggini)
Guardo il vuoto intorno.
Sento il silenzio lasciato dalle auto
che passano.
Sento il silenzio lasciato dalle persone
che passano.
Osservo le attese...
Io non attendo.
Non attendo in questa piazza
...
Quanto corre l'umana scienza per scoprire l'ignoto! Ma, alla fine, che scoprir�: nulla, Dio, ancora l'ignoto? Penso ancora l'ignoto!
Se fossi nato per conoscerti
ti risponderei,
anima triste e ubriaca di noia.
Ma non ho il tuo volto
tra i miei ricordi.
Ti sento,
mentre dividiamo una fine.
Dove vanno i nostri passi,
anima triste ...