Fedor Ivanovich Tiutchev: E si agita e ribolle, sferza, fischia e rugge, vuo



E si agita e ribolle,
sferza, fischia e rugge,
vuole alzarsi fino alle stelle,
Fino alle altezze incrollabili...
� forse l'Ade? Una forza infernale
sotto la ribollente caldaia
ha forse acceso il fuoco della geenna,
e ha stravolto l'abisso
rovesciandolo dal profondo?

All'urto delle onde infuriate,
incessantemente la massa del mare
con mugghiare, fischi, sibili e urla
batte contro lo scoglio della riva.
Ma, pacifico e altero,
non scosso dai capricci delle onde,
immobile, immutabile,
contemporaneo alla creazione del mondo,
tu stai nostro gigante!

E irritate dalla battaglia
come ad un assalto fatale,
di nuovo urlando si gettano le onde
contro il tuo enorme massiccio.
Ma contro la pietra immutabile
s'� affranto l'assalto tempestoso;
Sprizza l'onda sconfitta
e si scioglie in sporca schiuma
senza forza il suo impeto...

E tu stai fermo, possente scoglio!
Attendi solo un'ora, poi un'altra,
E si stancher� l'onda rimbombante
di combattere contro il tuo tallone...
Stanca del malvagio sollazzo,
di nuovo divenuta umile,
senza urla, senza pi� lotta
sotto il tuo tallone di gigante
di nuovo l'onda si placher�...


Fedor Ivanovich Tiutchev

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