Giovanni Boccaccio: Umana cosa è l'aver compassione agli afflitti; e



Umana cosa � l'aver compassione agli afflitti; e come che a ciascuna persona stea bene, a coloro � massimamente richiesto li quali gi� hanno di conforto avuto mestiere, e hannol trovato in alcuni: fra quali, se alcuno mai n'ebbe bisogno, o gli fu caro, o gi� ne ricevette piacere, io son uno di quegli. Per ci� che, dalla mia prima giovanezza infino a questo tempo oltre modo essendo stato acceso d'altissimo e nobile amore, forse pi� assai che alla mia bassa condizione non parrebbe, narrandolo io, si richiedesse, quantunque appo coloro che discreti erano e alla cui notizia pervenne io ne fossi lodato e da molto pi� reputato, nondimeno mi fu egli di grandissima fatica a sofferire, certo non per crudelt� della donna amata, ma per soperchio fuoco nella mente concetto da poco regolato appetito: il quale, per ci� che a niuno convenevol termine mi lasciava contento stare, pi� di noia che bisogno non m'era spesse volte sentir mi facea.

Giovanni Boccaccio

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