Mio nonno paterno era malato da molto tempo, gli avevano diagnosticato un tumore allo stomaco, un grande uomo, patriota, partigiano d'eccellenza, aveva avuto anche la medaglia d'oro al valor militare.
Un cacciatore, con il cappello di paglia, la sigaretta fatta di carte rimediate, ma con un buon profumo di tabacco. Il suo fucile era sempre lucido e lo mostrava orgoglioso a tutti i suoi nipoti, maschi,
noi donne eravamo le figlie in pi�, ormai ci sono...
era un uomo tutto d'un pezzo, lo amavo e l'odiavo, lo temevo pi� che altro. Quando andavo a trovarlo non ero molto contenta, per� mio padre stavedeva per lui.
A vederlo in quel letto mi faceva pena, si era ridotto al lumicino, non riusciva nemmeno a parlare, e non era nemmeno molto vecchio, un uomo di quella portata, ridotto in quel modo, mi chiese un bacio, mi avvicinai, un po' timorosa, poi chiese a mio pap� di metterlo con i piedi per terra, un attimo poggi� il suo piede nudo, seduto al bordo del letto, poi si rimise a dormire, non si svegli� pi�.
Anna De Santis
"Verme nero!" Grid� uno stolto passando sulla via, ad un povero negro.
Ed io, verme, che avevo sentito, strisciando pensai: "ma che bel complimento, non sai che siamo nati per trasforma...
Sapr� quanto mi manchi...
Signore, ho scarpe di piombo, vorrei volare, dammi ali pi� grandi.