Pensavo, mentre camminavo,
in quel freddo corridoio dell'ospedale,
avr� fatto mille chilometri,
la luce forte e poi fioca della sera
mi aveva distrutto gli occhi,
quella situazione non mi sembrava vera.
Asciugavo le lacrime e pregavo,
la mia preoccupazione, solo tu.
Non pensavo fino ad allora di amarti come ti amo ora,
vorrei riuscire a dirtelo,
questa soddisfazione me la devi dare.
Da quel vetro, che volevo sfondare,
riuscivo a sentire i tuoi respiri,
non mi facevano entrare,
mai mi sono sentita cos� male,
volevo confessarti quel che sei....
Una stretta al cuore: signora, aspetti ancora,
non � il momento, non � ora,
ti sedavano per non farti girare,
il tuo cuore si poteva fermare,
non mi potevi vedere.
Quanto � brutto questo posto,
non ci sei mai voluto andare,
ma di corsa quella sirena,
ancora mi rimbomba nella testa,
tre notti che non dormo, non mangio
voglio riportarti a casa, adesso basta!
Anna De Santis
"Verme nero!" Grid� uno stolto passando sulla via, ad un povero negro.
Ed io, verme, che avevo sentito, strisciando pensai: "ma che bel complimento, non sai che siamo nati per trasforma...
Sapr� quanto mi manchi...
Signore, ho scarpe di piombo, vorrei volare, dammi ali pi� grandi.