Marcel Proust: Vedevo d'improvviso una nuova faccia dell'Abitudin



Vedevo d'improvviso una nuova faccia dell'Abitudine. Fino a quel momento l'avevo considerata soprattutto come un potere distruttivo che sopprime l'originalit� e addirittura la coscienza delle percezioni; ora la vedevo come una divinit� temibile, cos� inchiodata a noi, con il suo viso insignificante cos� confitto nel nostro cuore che si stacca da noi, se ci volge le spalle, questa divinit� che quasi non distinguevamo ci infligge sofferenze pi� terribili di qualsiasi altra e allora diventa crudele come la morte.

Marcel Proust

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