A quel punto sentii la sua bocca sulla mia e mi arresi. E non perch� fosse mille volte pi� forte di me. La mia volont� si sbriciol� nell'istante preciso del contatto. Il bacio non fu affatto prudente come quelli che ricordavo, ma andava benissimo cos�. Se proprio dovevo perdere un altro brandello di me stessa, meglio esagerare.
Perci� restituii il bacio, mentre il cuore scandiva un ritmo spezzato e disordinato, il respiro si trasformava in affanno e le dita cercavano ingorde il suo viso. Sentivo il suo corpo marmoreo aderire al mio ed ero felice che non mi avesse ascoltata: non c'era dolore al mondo per cui valesse la pena di rinunciare a quell'istante. Le nostre mani riprendevano confidenza con il viso dell'altro e, nei brevi istanti in cui le labbra si separavano, lui sussurrava il mio nome...
Stephenie Meyer
"Ha detto che sei carina" aggiunse, infine, scuro in volto "il che � praticamente un insulto, stasera. Sei molto pi� che bellissima"
I suoi occhi d'oro mi confondevano...
Terribilmente a disagio, me ne stavo palpitante in attesa dell'arrivo di Edward.