Giuseppe Catalfamo: Una sera d'estate, un sogno che si materializza in



Una sera d'estate, un sogno che si materializza in momento di vita, io e lei mano nella mano passeggiamo... una spiaggia, grigia, un colore cupo, s�, noi impavidi calpestiamo la sabbia quasi a voler schiacciare tutto il cupore del quotidiano... barche... evocano pescatori, gente sana, umile e nobile... il mare... � l'unica voce udibile, un lieve Shh, � l'onda che si avvicina quasi per accarezzarti e subito, timida, si ritira come per invitarti a giocare con lei... un cielo stellato... nel quale appare un aereo, in questa cornice potrebbe stonare, ma anche lui ci fa riflettere come noi, miseri esseri, possiamo profanare il regno della feroce ed elegante aquila e del gabbiano, padre della libert�. Un sogno, una favola, ora relt�, non ci sarebbe bisogno di fisicit�, amarsi sarebbe superfluo, quasi peccaminoso; gli occhi che giocano brillanti e felici in un amplesso di sguardi � l'orgasmo pi� appagante. Ieri una favola vera. Oggi il confronto con la realt�, c'era solo un cuore che guardava lontano un oceano, ma ammiccava solo un putrido stagno... �Cos'� successo ragazzo, ti sei ferito?� - S� dolce fatina, passeggiavamo sollevati dal suolo, ma sono scivolato ed il mio cuore sanguina - �La vita continua, non ci pensare ragazzo, vieni da me, siediti in grembo ed io ti narrer� un'altra fiaba�. - No fatina, non ora, grazie ma non mi sento pronto. Avevo creduto con tutto il mio cuore a questa fiaba ma gi� al primo capitolo ha prevalso il drago con il suo fuoco... che favola �.

Giuseppe Catalfamo

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