Nell'anonimato cittadino,
acuta,
penetrante,
rimbombante
m'investe
la finta allegria
dei fuochi artificiali.
Amare vibrano
le mie corde di solitudine.
Mi ribello,
mi fermo,
decisa risalgo
su spazi intatti
di libert�
e raggiungo
la mia cattedrale
di silenzio.
E d'incanto
ritrovo cielo profumato
di fratelli.
Ora mi rivive dentro
fiume di pace
nel mio diverso capodanno.
Rosarita De Martino