Elio Francescone: Qualche volta ti sento,... sono sicuro... sei tu,



Qualche volta ti sento,... sono sicuro... sei tu,
il tuo volto col vento arriva fino a me:
quelle volte mi pento della mia gelosia
ma � soltanto un momento... e il vento presto ti fa volare via.

Ma io voglio un oceano di colori e luci,
voglio un tappeto che corre veloce,
voglio un gregge che pascola nel cielo,
voglio un enorme cappello di pioggia,
voglio una donna che gira nel sole,
voglio un cielo di muschio e di lana.

E allora ingabbier� il vento,
alle porte di quel buio, dove il silenzio
� la voce sguaiata di una vecchia senza amore:
la mia sar� una ridente nostalgia di un cuore,
una confusione, tra vita e... poesia,
E mi domando se un'idea come sei tu, una idea... perch� tu sei
solo lidea (non deali),
possa essere legata a una catena:
ho provato una gran pena, credimi
ascoltando il vento fuori,
che corre libero, ovunque va, ovunque vuole
come adesso i miei pensieri verso di te.

E allora ingabbier� il tempo,
perch� la moglie di un pedestre comandante non pu� vivere
solo e da sola nella mia mente:
perch� l'amore non basta mai nell'ora
che � sospesa tra gli angeli,
perch� col vento non passa mai il tempo e
questo tempo mi ha cercato, ti ha cercato, ci ha cercato... mentre
io cercavo te
o forse mi illudevo di cercare.
E io sono un po' folle, un po' saggio
nello spendere sempre ugualmente la mia paura e il mio coraggio,
la paura e il coraggio di vivere come un peso che ognuno ha
portato,
la paura e il coraggio di dire: " io ho sempre tentato
io ho sempre tentato, io ho sempre tentato... almeno".

Ma non ingabbier� te,
non ti chiuder� in nessuna gabbia, neppure di oro,
perch� voglio ancora leggere nei colori del vento,
perch� voglio sentire i suoni immemori del tempo,
perch� voglio guardarmi di spalle mentre parto,
perch� voglio pescare il pesce d'oro di un mio e tuo impossibile
sogno,
perch� voglio scendere dalle stelle per toccare la tua bocca,
perch� voglio rubare le chiavi al cielo e darle a te,
perch� l'inferno esiste ma solo per me che lo temo,
perch� la paura dura pi� dell'amore e io non voglio aver paura ...
ma ho paura,
perch� sono un bambino che cammina sull'acqua e tu sei le mie
rotaie,
perch� sono un uomo che insegue la tua ombra che si chiama, anche,
nostalgia di me.

E ti lascer�,
perch� non voglio essere violentato dal tuo sogno,
perch�, proprio io, ho paura di trovare la tua chiave,
perch� non voglio sentire il suono della tua eternit� che mi rende
sordo,
perch� una tua nota suona falsa nel pentagramma della mia vita,
perch� manca il tuo lievito che porta alla perfezione dell'amore,
perch� non voglio trovare una tua conchiglia rossa nella rete
delle mie illusioni,
perch� non voglio stare al caldo abbraccio di una tua doccia
fredda,
perch� non voglio tue promesse che non saranno mai pagate,
perch� non posso svenderti i miei sogni,
perch�, alla fine, mi hai detto e, forse, mi hai dato solo... le
tue "stronzate".

E ti lascer�,
e quel giorno senza di te non sar� un giorno triste:
lo regaler� ad un uomo fermo sulla strada che va verso il sole,
all'eco silenzioso di una immagine ormai troppo lontana,
al famelico cuore di un leone assetato,
a qualcuno che insegue la vita regalando sorrisi,
alla gelida carezza di una violenza subita,
alla donna che entra in un giardino ormai senza cancello,
a qualcuno che si � perso nel suo stesso abbandono,

E ti lascer�...
per poter vivere di nuovo e... sognare
ospite di un ballo in maschera in cui tu non ci sei e io sono solo
la maschera,
una maschera che unisce piacere ed amore senza poter mai creare...
un dolore!


Elio Francescone

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