Anna De Santis: Dov'eri quando il mondo ha spostato i confini, ha



Dov'eri
quando il mondo ha spostato i confini,
ha creato dei nuovi assassini,
ha mandato a morire bambini.
Dov'eri
quando le urla dei tuoi figli,
non sono state sentite,
dal vento e dalla pioggia attutite,
da bombe e da forni bruciate.
Dov'eri
quando l'alba segnata da lutti,
quanti morti inghiottiti dai flutti,
e da mari in tempesta, terribili notti.
Dov'eri
Dalle nuvole forse vedevi offuscato,
qui c'� un mondo malato
su disgrazie sai, piove bagnato
dov'eri
Quando ho cercato il tuo aiuto,
quando ho pregato muto,
accanto al dolore di un vecchio malato.
C'� un vuoto da riempire,
c'� l'ingiustizia da capire,
c'� l'indifferenza da spazzare,
c'� la coerenza da tenere,
c'� la pazienza da recuperare,
c'� una voglia infinita di te, di pace e amore,
Dove sei che ti vengo a cercare?

Infinitamenta donna

C'� un letto disfatto, ancor caldo,
accarezzo con mano tremante,
non ci sei, ma hai lasciato l'odore,
ti stringo al mio seno,
il cuscino diventa il mio amante.
Come � dolce, poi senza parlare,
rimanere a pensare,
e m'invento di te,
quello che potrei fare,
per farti piacere.
Ormai il gioco va avanti,
e continuo a sognare,
le tue mani il tuo viso,
su tutta la pelle.
� soltanto il tuo umore,
ma io vedo le stelle.


Anna De Santis

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