Paulo Coelho: [...] Ho liberato una mano, ho preso un bicchiere



[...] Ho liberato una mano, ho preso un bicchiere e l'ho spostato sul bordo del tavolo.
"Cadr�" ha detto lui.
"Esatto. Voglio che tu lo faccia cadere."
"Rompere un bicchiere?"
S�, rompere un bicchiere. Un gesto in apparenza semplice, ma che implica terrori che non giungeremo mai a comprendere appieno. Che cosa c'� di sbagliato nel rompere un bicchiere di poco valore, quando tutti noi, senza volerlo, abbiamo gi� fatto la stessa cosa nella vita?
"Rompere un bicchiere? " ha ripetuto. "Per quale motivo?"
"Posso spiegartelo, " ho risposto "ma, in verit�, � solo cos�, per romperlo."
"Per te?"
"No, � chiaro".
Lui guardava il bicchiere sul bordo del tavolo, preoccupato che cadesse.
"� un rito di passaggio, come dici tu stesso" avrei voluto spiegargli. "� la cosa proibita. Non si rompono i bicchieri di proposito. In un ristorante, o nelle nostre case, ci preoccupiamo che i bicchieri non finiscano sul bordo del tavolo. Il nostro universo esige attenzione, affinch� i bicchieri non cadano per terr�."
"Eppure," pensavo ancora, "quando li rompiamo senza volerlo, ci accorgiamo che non � poi tanto grave. Il cameriere ci dice: "Non ha importanza", ed io non ho mai visto includere un bicchiere rotto nel conto di un ristorante. Rompere bicchieri fa parte del caso della vita e non provoca alcun danno reale: n� a noi n� al ristorante n� al prossimo".
Ho dato uno scossone al tavolo. Il bicchiere ha ondeggiato, ma non � caduto.
"Attenta!" ha detto lui, d'istinto.
"Rompi quel bicchiere" ho insistito io.
"Rompi quel bicchiere," pensavo, "perch� � un gesto simbolico. Cerca di capire che io, dentro di me, ho rotto cose ben pi� importanti di un bicchiere e ne sono felice. Pensa alla lotta che divampa dentro di te e rompi questo bicchiere. Perch� i nostri genitori ci hanno insegnato a fare attenzione con i bicchieri e coi i corpi. Rompi questo bicchiere, per favore, e liberaci da questi maledetti preconcetti, dalla mania che sia necessario spiegare tutto e fare solo quello che gli altri approvano."
"Rompi questo bicchiere" gli ho ripetuto.
Mi ha fissato negli occhi. Poi, lentamente, ha fatto scivolare la mano sul piano del tavolo, fino a toccare il bicchiere.
Con un movimento rapido, lo ha spinto gi�.

Il rumore del vetro infranto ha richiamato l'attenzione di tutti. Invece di mascherare il gesto chiedendo scusa, lui mi ha guardato sorridendo e io ho ricambiato il gesto.
"Non ha importanza" ha esclamato il ragazzo che serviva ai tavoli.
Ma lui non lo ascoltava. Si � alzato e, mettendomi le mani tra i capelli, mi ha baciato.
[...]


Paulo Coelho

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