Carlo Zarciami: Balli, zingara, al sorgere d'un sole che t'invidia



Balli, zingara,
al sorgere d'un sole che
t'invidia
per quanto tu riesci a riscaldare
con il tuo corpo scuro e la passione.
Balli, zingara,
con la civetta luna che
si specchia
in questo mare tavola di luglio
e rende te pi� bella alla sua luce.
Balli, zingara,
col cuore e il corpo
liberi,
vagando come foglia gi� dal ramo
che segue il vento, e sfugge delicata.
E se vorrai, zingara,
io baller� con te
amante fortunato per un attimo
sapendo che ti prenderai il mio cuore
per poi dimenticarlo insieme al ballo.
Perch� il solo sapere che
sei zingara,
non mi sar� abbastanza per difendermi
e rinunciare a te
che gi� m'hai preso.


Carlo Zarciami

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