Le cicatrici servono. Servono a ricordare che ci si può far male, che esistono i bastardi. Ma a volte siamo noi, l'unico "bastardo" che abbiamo davvero incontrato. L'unico in grado di farci del male davvero. Ci ricordano che vivere non è semplice, decidere non è semplice. Basta giocare una carta sbagliata e può finire una partita. Le cicatrici servono a renderci più forti e invulnerabili, a costruire muri invalicabili fra noi e il dolore, fra noi e il nostro cuore, fra noi e il mondo, fra noi e le bugie, fra noi e la verità, fra noi e la nostra anima. Le cicatrici sono bastarde, sanguinano all'improvviso e ci riportano indietro nel tempo "di quel dolore", ma servono a farci crescere, a renderci impenetrabili ad altro dolore. A renderci abbastanza forti da non soffrire ancora.
Silvana Stremiz
Sono proprio belle quelle donne che amano da dentro, non per un istante ma eternamente. Creano una famiglia che cresce e invecchia insieme tendendosi per mano.
A due passi dal cuore dentro il petto vicino all'anima dove respira il cuore al riparo dalla realtà dove abitano i sogni. È lì che ti tengo e sarà per sempre.
Se in un rapporto di coppia tiriamo le somme e la somma dà niente non è amore.