Così iniziava una canzone di un bel po' di anni fa. Non ho mai avuto delle belle domeniche ma ne desideravo viverne prima o poi una soddisfacente magari risvegliandomi accanto a qualcuno. Spesso sogno questa camera con un letto a baldacchino tutto bianco, i muri bianchi con dei quadri appesi e la finestra che spalancata sfocia su una terrazza adorna di fiori blu con la veranda coperta da teli anch'essi bianchi da un vento leggero mossi. Nell'aria profumo di salsedine e fiori. Profumo di quel mare che non ho mai amato ma che adoro guardare. Mi siedo fuori spalle alla finestra della camera a prendere il vento in faccia e dietro di me c'è lei avvolta nelle lenzuola che riposa. Ogni tanto mi giro a sbirciare. Lei dorme ancora. Qualche timido raggio di sole penetra tra i teli, è ancora presto. Non riesco a tenere gli occhi aperti, la luce è forte. I miei occhi piccoli già di natura sembrano quasi chiusi ma sono sufficientemente aperti per guardare e assaporare la domenica mattina che desideravo.
Domenico Torelli
Non sono le nuvole che velano il cielo, o la timida aria fresca che piacevolmente punge la nostra pelle ancora segnata delle calde giornate estive. Non sono le giornate spensierate, ormai sostituite d...
La morte talvolta bussa, avvisa, e pian piano porta alla resa ma nello stesso tempo prepara, dà modo di combattere: conseguenza di mali improvvisi o già conosciuti che spengono silenzios...
No, non è tardi. Ci vorrà del tempo, forse anche un'altra vita ma non mi arrendo perché non è tardi.