Oggi camminavo per strada. Come spesso accade ho incontrato una persona che guardava insistentemente il mio incedere difficoltoso, provocando in me grande fastidio. Stanco di questo ripetersi ero tentato a maltrattarlo. Invece, ho cambiato atteggiamento; ho cominciato a fissarlo e fissarlo, fin quando nell'imbarazzo mi ha detto: perché mi guardi? Ho continuato a fissarlo, dopodiché ho risposto così: tu stai osservando il mio camminare "strano", io invece scruto il tuo pensare "assurdo". Io qualche certezza ce l'ho, tu invece... temo poche speranze.
Daniele De Patre
Non esageriamo nel voler fare tanto, altrimenti, non riusciremo a fare nulla.
Prima si ambiva al meglio, ora al meno peggio. Che differenza.
Non temere per il vuoto che trovi intorno: l'importante, non averlo dentro.