Meno che si può (parlando della pratica) si dee parlare o scrivere in superlativo e comparativo, e quasi sempre in positivo: poiché il superlativo ha molte volte dell'ampolloso, dell'adulatorio, dell'agro o dell'affettato; il comparativo ordinariamente è odioso, spiacente o ardito; ed il positivo e si, sincero e netto, almeno più degli altri due.
Ettore Mazzuchelli
Tutte le esperienze hanno il tempo per loro padre; ma la più perfetta è quella del tempo disastroso e cattivo.
Non si può asserire che non si ami molto, o non si stimi e cerchi assai, quel che si compera a grandissimo prezzo.
Petto pei lottatori, braccia per gli soldati, vidi per li cursori, lingua per gli oratori, fantasia pei poeti, ingegno per gli filosofi, giudizio per tutti.