Quell'attimo in cui il frastuono del mondo diventa quiete immobile, in cui la ragione è miraggio lontano. Quell'attimo che si chiama attesa, desiderio, sospiro, ricordo. Quell'attimo che sperimentano gli amanti, tutti, quando dischiudono le labbra e si abbandonano al muto poema dal titolo Bacio.
Irene Cenci
Hai ragione tu quando dici che scelgo la comodità. Non che poi la sia veramente, con tutti gli spigoli che ci sono. È senza rischi però. Spigoli ma non burroni.
Nemmeno se brilla tanto da togliere il fiato.
Sono patologicamente paranoica riguardo il mio stato di salute. In una parola: ipocondriaca.