Non ho le palle, ma son dotata di due ovaie ben fornite. Ho il brutto vizio di dirle "in faccia" le cose, e spesso anche in modo troppo schietto. E chi mi conosce bene lo sa. Eccome se lo sa. Pecco di sincerità, fin troppa. E sono realmente buona e me lo dico da sola, non per troppa convinzione, sono fragile e insicura, ma perché so di esserlo. Soprattutto vedendo ciò che ho intorno. Se non parlo più non è perché sono offesa o dispettosa. È perché non mi interessa più. Punto. Amo troppo la vita per perderla dietro inutili quisquilie, o inutili persone. Amo troppo la vita, perché il dolore vero l'ho vissuto sulla mia pelle, perché la morte l'ho guardata negli occhi. E spesse volte, nella mia vita, lei ha vinto. E allora oggi mi voglio circondare di ciò che mi dà caldo al cuore, di persone che reputo sincere. Chi mi dipinge per cattiva di me non sa un benemerito nulla. Chi mi dipinge per falsa, un tempo con me camminava "a braccetto" quindi tanto santa non è. Ho solo smesso di dar retta a certe parole o persone. In fondo, per raggranellare un po' di serenità, offendono gli altri. Forse lo trovano piacevole. Non mi sento superiore a nessuno. A queste cose si però.
Antonella Coletta
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