Sentiva la sua vita come un foglio di carta velina. Poco consistente e trasparente alla luce, nella quale desiderava sparire, confondendosi con l'oscurità per, infine, divenire irraggiungibile. Non si sarebbe così posto il problema di chi non si prendeva tanto disturbo da raggiungerlo, avvicinarlo, essendo egli per primo inaccessibile. Un dubbio però lo dimorava: se non fosse già così, se non fosse già lui a escludersi dal mondo o se fosse la propria esistenza a non valere alcuna presenza. Forse entrambe le cose, forse l'inutilità era conseguenza dell'atteggiamento che aveva preso verso se stesso.
Fabio Privitera
Un sentimento può ignorare un'assenza ma, primo o poi, ogni cuore diventa freddo e smette di battere, se non viene mosso dalle giuste onde di calore.
Le vere ferite sono quelle nascoste, quelle per cui non esiste una cicatrice visibile, ma la senti tirare un po' dappertutto. Nel cuore, sulla pelle, dentro ogni interstizio che separa un pensiero da ...
Fingeva di non vedere eppure la sua anima non la smetteva di piangere e rammaricarsi, per quello che gli occhi le trasmettevano: un dolore viscoso dal quale lei non sapeva strapparsi via.