Sapessi essere mancanza, sarei il bisogno del cielo che volta le spalle a Dio rimasto senza preghiera da professare. Mi rimarrebbero le mani giunte e il corpo in avanti, ma il ginocchio che non vuol toccare terra. È stato triste lo schiaffo. La pelle mi s'è oscurata del viola vergogna. L'avrebbero chiamato livido. Sapessi ritornarmi, sarei l'ascesa e l'asciutto dopo una pioggia scosciante. La redenzione e il perdono.
Mariella Buscemi
Io credo che una cicatrice dell'anima sia la firma di un patto tra il dolore e la sopravvivenza.
Ho compreso l'inconoscibile più che mai e professato l'indicibile con la tua mano sulla bocca, pronta a stracciarmi le parole inaudite, ché le verità van taciute: saperle e non di...
E la tormenta del passato segue il suo diritto all'oblio. Siamo pionieri nuovi a tenersi per mano per domare la risacca.