Ti aspetterò, come il mare aspetta di baciare il sole al tramonto. Come il cielo cerca il vento per allontanare via le nuvole e tornare sereno. Come un prato verde pazienta di essere vestito da un tappeto di margherite a primavera, dopo un lungo inverno. Ti aspetterò, come due labbra che bramano di lambire il caffè al mattino, e poi altre labbra. Come uno sguardo che si perde nell'orizzonte di un paesaggio, sospeso nella leggerezza dello spazio. Ti aspetterò come un bambino, la Vigilia, attende impaziente Babbo Natale. Come una donna desidera sentire pronunciare la parola più bella del mondo, "mamma", dal proprio bimbo. Ti aspetterò così, come si aspettano tutte le cose speciali, in silenzio. Dando voce solo ai desideri che risiedono nella stanza più profonda del mio cuore.
Mirko Sbarra
Non sempre chi si ferma è perduto; a volte "fermarsi" serve per ritrovare se stessi.
L'umiltà di una persona si misura in base alla sincerità con la quale pronuncia le parole "grazie", "scusa", "mi manchi", "ti voglio bene".
Chi è sensibile pesa ogni attimo come se fosse eterno.