Viviamo cercando l'io che non ci appartiene, uniformati dalle regole pensiamo le stesse cose, percorriamo le medesime strade, schiavi del conformismo crediamo in una vita che non è nostra.
Viviamo come parenti, invece di vivere come fratelli.
Viviamo come se ogni giorno dovesse rinascere uguale al precedente.
Viviamo di altre volte che non arriveranno mai.
Viviamo di aspettative che non fanno altro che deluderci.
Viviamo di attimi, come fa la farfalla.
Viviamo di istanti, istanti di felicità. Moriamo di rimpianti, rimpianti di felicità perduta.
Viviamo di parole già dette e di frasi già scritte. Viviamo di tramonti e di sogni. Viviamo. È questo che conta.
Viviamo di parole, che ci portano a volare oltre il nostro oceano di pensieri e sogni, i quali ci rendono liberi da ogni limite, ma nello stesso tempo legati alla nostra realtà.
Viviamo e impariamo, ma non è il più saggio che cresce.
Viviamo in funzione di un futuro che non arriverà mai.
Viviamo in funzione di un futuro che non arriver? mai.
Viviamo in un mondo bigiotteria perché tutto l'oro vero è scomparso insieme ai nostri nonni.
Viviamo in un mondo che fa di tutto per trasformarci in esseri simili l'uno all'altro. Ma la cosa peggiore è che vogliono farti credere di essere libero.
Viviamo in un mondo d'apparenza, dove ci si dimentica della sostanza.
Viviamo in un mondo di attese, e di arrese.
Viviamo in un mondo di promesse, fatte da bocche senza onore.
Viviamo in un mondo dove la cattiveria regna e spesso si nasconde dietro una pellicola di finto buonismo scivolosa e viscida come la falsità.
Viviamo in un mondo magico, ma abbiamo perso la capacità di vederlo.
Viviamo in un mondo nel quale le armi sono più intelligenti degli uomini...
Viviamo in un mondo nel quale le armi sono pi? intelligenti degli uomini...
Viviamo in un secolo di urlatori, in cui anche la crociata contro l'urlo non si può fare che urlando.
Viviamo in un secolo di urlatori, in cui anche la crociata contro l'urlo non si pu? fare che urlando.
Viviamo in un teatrino di maschere che giocano a far finta di ridere, mentre Dio non smette di piangere.
Viviamo in una società dove insegnano alle donne a stare attente a non essere violentate, ma non insegnano agli uomini a non violentare.