Ogni uomo ? l'architetto della propria fortuna.
Ogni volta che mi fai dono del tuo cuore, mi tramuto in poesia. Mentre tu cammini a piedi nudi sulla mia anima, specchio delle tue sembianze.
Ogni volta i miei sogni s'infrangono sulla tua insensibilità al mio sentimento!
Ognuno di noi decide quale strada percorrere. Lo chiamano destino, fortuna, occasioni, coincidenze. Io le chiamo scelte.
Ognuno sa giocare, quando la fortuna gli dice bene.
Oh Fortuna, come la luna sei variabile, sempre cresci o decresci.
Oltre il tuo viso
una carezza
che scenda in brividi
sulla tua pelle
e accenda un desiderio
adolescente
di sogni
E senza pensieri
un cuore ritmare
istanti segreti
nella rotondit?
dei tuoi occhi
silent...
Or che i sogni e le speranze
si fan veri come fiori,
sulla Luna e sulla Terra
fate largo ai sognatori!
Ormai è diventato impossibile mettersi una mano sulla coscienza, siamo troppo impegnati a tenerle entrambe pronte a pararci il didietro.
Ovunque noi siamo, la passione prevale sempre sulla ragione appena ci respiriamo.
Padre nostro che sei nei cieli ogni tanto scendi sulla terra e si compia la tua volontà!
Padre nostro che sei nei cieli sia fatta la tua volontà come in cielo anche sulla terra, ma non c'è tempo da perdere quaggiù su quella che è chiamata terra, milioni di bamb...
Parlavano poco, ma trascorrevano il tempo insieme, ognuno concentrato sulla propria voragine, con l'altro che lo teneva stretto e in salvo, senza bisogno di tante parole.
Parole scivolano sulla neve, il tempo si ferma, era un attimo di inverno, impresso in una vita che non lo avrebbe dimenticato.
Partorire ? come prendere il labbro inferiore e metterlo sulla testa!
Passeggiando sulla spiaggia osservo le onde che si infrangono su di essa, per poi caparbiamente ritornare, il che mi fa riflettere: mai arrendersi alla vita, lottare sempre con la forza d'animo.
Passeggio sulla neve fresca e mi accorgo che nel suo manto non lascio tracce sarà un sogno ma percepisco il freddo.
Passeranno i tempi del dolore? Come petali si stanno posando sulla mia via, deserta per scelta e prescelta poiché fiorita, nata seppur morta da quell'unico petalo di ramo.
P? Santa Caterina, la neve ? su la spina.
Per Santa Caterina la neve ? sulla spina.
Pensò quanto fosse importante camminare sulla "sabbia". Tornò a ritroso, riconobbe i suoi passi, capì quanta e quale strada aveva percorso.
Pensare di attraversare l'Atlantico con una nave a vapore ? come pensare di andare sulla Luna: una follia.
Pensava che con la foto era lo stesso, che ora lei catturava il tempo e lo inchiodava sulla celluloide, cogliendolo a metà del suo saldo verso l'istante successivo.
Pensava che con la foto era lo stesso, che ora lei catturava il tempo e lo inchiodava sulla celluloide, cogliendolo a met? del suo saldo verso l'istante successivo.
Pensavo al cielo e alle sue stelle, ad un brivido sulla pelle, all'immenso di un sorriso e all'amore all'improvviso.
Pensi di averci piantato la bandiera sulla vetta pi? alta della delusione, e poi tra la nebbia sbuca una nuova montagna