Non ho tante paure, ma la cosa che più mi fa paura è proprio la paura, perché mi impedisce di fare tante cose.
Non ho tante paure, ma la cosa che pi? mi fa paura ? proprio la paura, perch? mi impedisce di fare tante cose.
Non mi abituerò mai alla gioia che provo quando ricevo un'abbraccio, un bacio, un gesto d'affetto...
Non mi abituer? mai alla gioia che provo quando ricevo un'abbraccio, un bacio, un gesto d'affetto...
Non mi piacciono le persone che non ci sono mai, ma che ti cercano quando tu decidi di non esserci più.
Non mi piace ricordare, chiamare a gran voce un ricordo e isolarlo dalla compagnia sterminata di tutte le cose che dimentico.
Non mi sono abituato ancora alle delusioni... quando accade prima mi deprimo, poi mi domando il perché? Infine divento un demonio.
Non mi sono mai appoggiata a nessuno, perché so che le persone non sono muri, sono instabili. Basta poco perché queste si spostino e ti lascino con il culo per terra.
Non possiamo abituarci al male, soprattutto alla sofferenza inutile. Ti faccio da specchio affinché tu affronti ogni tua paura. Ti faccio da madre per rassicurare il tuo strazio. Sono tua amica...
Non prendere la rincorsa, prendi le distanze da chi fugge.
Non pu? essere morale chi ? indifferente. L onest? consiste nell avere idee e crederci e farne centro e scopo di se stessi.
Non riesco a lasciarmi scivolare le cose addosso. Mi piace fingere sia così, una di quelle che "non mi vuoi più nella tua vita? Perfetto, perché io non ti volevo nella mia" ma la ...
Non rimediare a un errore commettendone un altro.
Non sapevo se piangere o ridere. Speravo solo d'essere presa a botte. Rinchiusa in una clinica psichiatrica.
Non sbagliare per monotonia, cerca solo un'altra via.
Non scrivo per lasciare un qualcosa di me, ma perché ho voglia di parlare con il mondo, anche se esso non mi ascolta.
Non sei tu diverso da tutti gli altri, è che nessuno sarà mai uguale a te.
Non sempre ci si accorge quanta pazienza ci vuole in questo mondo.
Non sempre il dolore passa con il trascorrere del tempo, a volte semplicemente, ci si abitua a conviverci.
Non sempre si dà e si riceve, spesso si pretende solo.
Non si abbandona il vecchio percorso. Un altro non si conosce cosa nasconde.
Non si regala facilmente ciò che si è pagato col sangue.
Non siamo altro che prigionieri delle nostre abitudini.
Non sono le differenze la causa di una rottura, senonché l'incapacità di sopportarla e darle il giusto peso.
Non sopporto la gente che sputa nel piatto dove ha mangiato quando prima ci faceva pure la scarpetta.