Chi ponga dubbio in volersi far pi? che uomo, pu? da ultimo ritrovarsi meno che uomo.
Chi può possedere in di spirito il mondo non si cura di possedere materialmente una minima parte di esso.
Chi pu? possedere in di spirito il mondo non si cura di possedere materialmente una minima parte di esso.
Chi voglia udire la voce sincera della coscienza, bisogna che sappia fare silenzio intorno a sé e dietro di sé.
Chi vuol essere da più ch'ei non può, riesce da meno di quanto ei potrebbe.
Chi vuol essere da pi? ch'ei non pu?, riesce da meno di quanto ei potrebbe.
Chi, essendo in guerra col mondo, e in pace con se medesimo, può essere felice; ma non può non essere infelicissimo chi, essendo in guerra con se medesimo, se in pace col mondo.
Chi, essendo in guerra col mondo, e in pace con se medesimo, pu? essere felice; ma non pu? non essere infelicissimo chi, essendo in guerra con se medesimo, se in pace col mondo.
Chi, per esser privo di beni della fortuna, si lagna di non aver nulla e di non esser nulla, fa di sé quel giudizio i suoi nemici potrebbero fare, e che egli mostra di meritarsi.
Ciò che una generazione imparò a caro prezzo, la susseguente disimpara celiando.
Ci? che una generazione impar? a caro prezzo, la susseguente disimpara celiando.
Come il sole la nebbia, così il pensier della morte fuga e discioglie ogni cupidigia, ogn'invidia, ogni odio.
Come il sole la nebbia, cos? il pensier della morte fuga e discioglie ogni cupidigia, ogn'invidia, ogni odio.
Così la violenza, come la debilità dello spirito, hanno spesso un effetto medesimo: la sterilità.
Cos? la violenza, come la debilit? dello spirito, hanno spesso un effetto medesimo: la sterilit?.
Dacché, strillando, ebbero salvato il Campidoglio, le oche strillano a ogni menomo sentor di pericolo.
Dacch?, strillando, ebbero salvato il Campidoglio, le oche strillano a ogni menomo sentor di pericolo.
Degno veramente del nome di uomo è colui che obbedisce a una sua legge interiore alla quale nessuna legge esteriore potrebbe mai accrescere o scemare autorità e forza.
Degno veramente del nome di uomo ? colui che obbedisce a una sua legge interiore alla quale nessuna legge esteriore potrebbe mai accrescere o scemare autorit? e forza.
Di là da certo segno, la ricchezza e la povertà hanno comune questa maledizione, che fanno dell'uomo uno schiavo.
Dicono che i filosofi e i veri saggi sono indifferenti. ? falso. L indifferenza ? la paralisi dell anima, ? una morte prematura.
? assai pi? facile essere caritatevole che giusto.
? gi? molte volte accaduto nel mondo che un vecchio errore, conosciuto per tale, e come tale mandato in bando, ripresentato poi in capo di certo tempo, fu accolto come eccellente e novissima verit?.
Essere modesto è spesso più facile a chi abbia fatto qualcosa che a chi non abbia fatto mai nulla.
Fra "Dio c'?" e "Dio non c'?" si estende un campo vastissimo, che con grande fatica un autentico saggio attraversa.