Chi fa buddismo non potrà mai capire cos'è lo zen. Chi pratica veramente zen non farebbe mai buddismo.
Chi fa da sè, fa per sè.
Chi fa da se fa per tre, soprattutto se è tesoriere di un partito.
Chi fa del male è da condannare, ma lo è anche chi tace il male che vede, perché anche il suo silenzio uccide.
Chi fa del male gratuito non lo sa che lo fa prima a se stesso, perché odiare è fallire.
Chi fa il "cascamorto" con tante donne è solo un'incapace che non riesce a rimorchiarne nemmeno una.
Chi fa l'equilibrista nel limbo dell'incertezza, si è smarrito alla nascita.
Chi fa poco è apprezzato, chi fa tanto... è dato per scontato.
Chi fa progetti è un illuso, chi non fa niente e passa le giornate nell'indifferenza ha compreso.
Chi fa sfoggio dell'orgoglio è fortunato se vivrà a lungo.
Chi ferisce i nostri sentimenti non è degno del nostro cuore.
Chi filosofeggia è come uno specchio che riflette oggetti che non vede, è come una caverna che restituisce l'eco di voci che non ode.
Chi finge di provare sentimenti è come se regalasse fiori finti.
Chi gioca barando alla fine è sempre un perdente.
Chi gioca col male è un egoista di famiglia, non vuole che partecipi con sè il suo bel fratello.
Chi gioisce del niente piangerà del poco, perché la vera forza è nel sorriso stentato di chi riconosce al poco il giusto peso, e al molto il giusto merito.
Chi giudica è un fallito.
Chi giudica deve sapere che la cosa migliore da fare è tacere, perché è proprio giudicando che si mostra l'inutilità che è radicata nel cervello di chi si diverte ge...
Chi giudica facilmente è chi non ama gli altri e neppure si ama, perché giudica sempre secondo il proprio metro e secondo la conoscenza di se stesso, rilevando negli altri i propri difet...
Chi giudica gli altri senza cercare di capire è come colui che legge un libro senza comprenderne il significato.
Chi giudica il valore di una persona in base alla sua ricchezza, è un giudice comprato. Crede di saperne il valore, ma ne conosce solo il prezzo.
Chi giudica la vita degli altri è perché non ha coraggio di guardare il vuoto che c'è nella propria, spesso sono dei veri e propri abissi, riempiti di ipocrisia fino all'orlo.
Chi giudica per il colore della pelle è perché ha un cervello trasparente, un cuore grigio e un'anima scolorita.
Chi giudica solo l'apparenza è avvezzo a guardare soltanto la cornice di un dipinto e non la sua tela.
Chi giudica sta esprimendo la sua paura verso il diverso da sé. E il "problema" è certo suo e non di chi viene "giudicato"