Sono socio di minoranza di questa stanza, di tutto quello che io ho, che avevo ieri e che domani avrò ma la libertà mi piacerebbe salvarla completamente, se riesco ad imboscarla, se ho d...
Sono stanco dei punti di sospensione che mozzano un concetto, delle parentesi che spezzano una frase, dei silenzi che dovrei interpretare. I pensieri vanno colorati con parole, gesti, sguardi, non lan...
Sono straordinariamente socievole con tutti. Eccetto gli umani, s'intende.
Sono umano, ma sto cercando di smettere.
Sono un accumulo di difetti, ma posso prometterti l'impegno nell'inventarmene altri. Sono caparbiamente coerente con le mie imperfezioni.
Sono un cinico con evidenti crepe di sensibilità.
Sono un distratto cronico, perdo in continuazione ombrelli, cellulari, chiavi, me stesso.
Sono un egoista, in tutti i momenti in cui avevo maggior bisogno di me, ero troppo impegnato a pensare a me stesso.
Sono un eremita sentimentale in attesa di un cataclisma emotivo che mi converta all'amore.
Sono una lingua incompresa, un paesaggio nascosto allo sguardo distratto, una pioggia inattesa, un letto disfatto.
Sono, solo perché lo voglio. Sono solo, perché lo voglio.
Spargere frammenti di noi nell'arco della vita, disseminare il nostro animo ovunque, mettere radici nei pensieri altrui, fiorire nelle parole di chi ci ama, diffonderci senza mai confonderci. Non &egr...
Sperare è un morbido cuscino tra cercare e trovare.
Sperare diviene un bisogno quando vivere sembra un macigno.
Spesso i problemi sono ombre ingigantite dal sole all'orizzonte. Basta semplicemente un nuovo giorno per avere nuove prospettive.
Spesso il tuo peggior nemico lo puoi combattere davanti a uno specchio.
Spesso l'onesto è solo un disonesto timido, un immorale che non ce l'ha fatta, un vigliacco timoroso dell'eco delle conseguenze. L'onestà, quella pura, celebra integrità morale an...
Sposare contiene il verbo osare. Non è un caso.
Stanno insieme per avere qualcuno da chiamare amore, non per avere qualcuno da amare.
Stanotte ho avuto il privilegio di vedere per intero il film della mia vita. Mi ha deluso, è meglio il libro.
Stavo quasi per diventare adulto. Ho smesso appena in tempo.
Sto in disparte, in quarta fila, nella penombra dell'anonimato, a osservare gli altri azzuffarsi sul palcoscenico dell'ostentazione.
Sto indagando sulla paternità delle mie cazzate. Per ora il campo si restringe a tre nomi: noia, fretta e alcol.
Strano concetto la normalità, soprattutto se penso che per un falco la follia sarebbe fare una passeggiata sul lungomare di Rimini sorseggiando un mojito.
Strano popolo quello italiano, piange ipocrisia per la morte di chi aveva incivilmente ignorato in vita.