In me pensieri selvatici, randagi, imbizzarriti, che pascolano tra le mie ossessioni, affrancati dal tempo. Liberi di essere, ma schiavi della transumanza dal desiderio alla realtà.
In natura, come in amore, ciò che non evolve muore.
In ogni galassia ci sono circa quattrocento miliardi di stelle, le galassie stimate nell'universo sono circa centoquaranta miliardi, i pianeti stimati sono dieci miliardi di trilioni e quelli che ospi...
In pochi sanno che il cuore del gambero è situato nella testa. (Alla femmina di gambero piace questo elemento).
In primavera le persone hanno bisogno di stare al sole, possibilmente non da sole.
In quest'era sentimentale glaciale sarebbe auspicabile un effetto serra interiore, un riscaldamento globale dei cuori.
In questo denso mare di mediocrità il vero atto di coraggio non è nuotare, ma restare a galla.
In questo mondo di furbi l'onestà è un lusso che non posso permettermi.
In realtà le parole le lascio cadere su un foglio per disfarmene, perché averle addosso appesantisce il mio cammino, sono zavorra per il mio animo.
In spiaggia arrivo sempre tardi, verso le diciotto, diciannove. Mi sdraio e vedo la gente andar via, in lontananza bambini che giocano, la risacca color arancio, lo strofinare dei ciottoli sulla batti...
In strada non ci sono più bambini che giocano. Basterebbe questo per descrivere un'epoca.
In tanti confondono la bella vita con una vita bella, una facciata barocca, interni da baracca.
In un letto di inquietudine, esondo dall'ordinario per abbracciare te che sei il mio ineluttabile.
In una società in cui l'immagine è despota, ritagliati un lembo di essenza nel quale liberarti dei costumi di scena e far recitare esclusivamente il cuore.
In una vita lunga un metro, la felicità misura qualche centimetro, la libertà, esigui ma cruciali millimetri.
Incastrare la complessità di un concetto nella semplicità delle parole? Non è forse questo il vero prodigio dello scrittore?
Incontrare la delicatezza dopo una vita di tormenti è come il bagliore improvviso all'uscita di un lungo tunnel. Gli occhi, come l'animo, devono abituarsi alla luce.
Indole errante, mente apolide, animo nomade. Ovunque io sia, mi ritroverò.
Indosseresti mai una maglia intrisa del mio sudore e del mio sangue? Allora per quale motivo ti vesti dei miei pensieri?
Ingabbiare l'amore in una banale definizione è come tentare di catturare un tornado in una boccetta di profumo.
Inizio a non sopportare più chi minaccia allontanamenti per elemosinare facili consensi ego-alimentanti, porgendo il cappello per avere qualche "non andare via". Se vuoi andare, fallo in silenz...
Inseguiamo l'impossibile perché temiamo il semplice.
Inseguire ostinatamente la giovinezza porta a un bivio, a destra il ridicolo, a sinistra lo squallido.
Intravedo dell'anacronistico eroismo in chi dispensa sorrisi pur essendo veterano nella sofferenza, in chi, per donare presenza nella vita altrui, è dovuto uscirne dalla propria.
Io allevo tarli nel cassetto affinché i miei sogni possano venirne fuori.