È debilitante l'enorme escursione termica che c'è tra la vita che ho dentro e il mondo là fuori.
È destinato a vestirsi di limitazioni colui che vivrà di imitazioni.
È il denaro la malattia più diffusa; il 99% delle tue scelte, dei tuoi pensieri, dei tuoi sogni, ne è infetto. Il restante 1% può essere comprato.
È il dono più prezioso che si possa ricevere da qualcuno, raro, non riciclabile, non riproducibile, inalterabile, ad alta conducibilità emozionale, il tempo.
È il più grande paradosso della vita, occorre avere un animo schifosamente ricco per potersi vestire di umiltà.
È il valore della meta che produce distanza, non viceversa; i chilometri diventano un impercettibile dettaglio se il traguardo è una necessità.
È l'amore che è deluso da noi, non viceversa.
È la distrazione che temo, ci hai mai pensato? La gente osserva un sorriso e crede tu sia felice, ascolta un silenzio e crede che tu non abbia nulla da dire, ti calpesta il futuro e crede sia s...
È la parola più utilizzata, il simbolo più disegnato, l'organo più attivo, ma basta affacciarsi da una finestra qualsiasi per capire quanto ci sia bisogno di cuore.
È la potenza primordiale del suo suono, capace di sbriciolare la roccia più coriacea, di vestire di lacrima il suo nome, di accendere uno sguardo grigio. Le sue carezze non passano mai d...
È la prima parola che un bimbo pronuncia, un bisillabo in cui si cela il miracolo dell'esistenza, non esistono occhi così opachi da non brillare al cospetto di uno sguardo materno. Non s...
È la somma delle assenze che dà valore alle presenze.
È molto più dolce perdersi nell'amore vero che innamorarsi dell'idea di essere innamorati.
È nell'apnea dell'eccezione che respirare consuetudine diviene una necessità.
È noioso riciclare la plastica, è triste riciclare un regalo, è patetico riciclare un pensiero, ma è squallido riciclare una dedica d'amore.
È privo di logica affermare "io non mi conosco". Tutti conoscono se stessi, ogni singola piega esistenziale, ogni sfumatura emotiva, ogni goccia caratteriale; pochi semmai si raccontano per que...
È quando sembra che la tempesta si sia placata che il passato tende un'imboscata alla tua vita.
È solo quando stai affondando che distingui nettamente chi è zavorra e chi zattera alla quale aggrapparsi.
È sufficiente che il suo sguardo distratto si adagi sui miei occhi affinché il respiro indossi i panni del sospiro, inspirando azoto, ossigeno e lei.
È un amore passeggero il nostro, perché siamo il suo mezzo di locomozione, su binari d'incertezze, ma con molti punti d'intersezione.
È una questione di decibel sulla pelle, un'assenza produrrà più inquinamento acustico di qualsiasi presenza perché urla dentro, urla forte. Puoi non udirla, ma non puoi far...
È una questione di fisica, di semplice, pura, incontrovertibile fisica. Se tu sei al centro dei miei pensieri, la mia vita non può che orbitare attorno a te. Nulla può la forza di...
È una questione di selezione naturale, il sentimento debole o evolve o muore, sopraffatto dal tempo, divorato dalla routine.
È una strana forma di condensazione quella che vede passare la mia anima dallo stato emozionale a quello liquido.
È una tormenta di spine la notte così loquace, quando tenebre e silenzio cercano compagnia, rivelando confidenze che il giorno tace.