Era essenzialmente una questione di armonia cromatica, il verde dei suoi occhi s'intonava perfettamente con il nero delle mie paure.
Era inquietante la tenacia di quel pensiero, il suo migrare tutte le notti senza mai perdersi negli anni e nei chilometri, quell'ingenuo coraggio nel voler insistere a nidificare in me.
Era invisibile la mia presenza, non hai colto la mia essenza, per questo ti faccio dono della mia chiassosa assenza.
Era semplice per Gandhi praticare la non violenza non essendo mai stato in tangenziale. Con i lavori in corso. A Roma. In agosto.
Era un instancabile pendolare. Faceva la spola tra i suoi occhi e l'infinito.
Era un uomo contento, felice no, o meglio la sua felicità era fatta di parentesi che si aprivano quando la vedeva uscire dal portone di casa sua e si chiudevano quando, dallo stesso portone, lo...
Era una strana forma di mimetismo, quando lei mi abbracciava sembrava che il tempo passasse ma non si accorgesse di noi.
Erano lì, l'una al fianco dell'altro, in cima alla Collina dei Desideri. Dinanzi a loro la sconfinata Vallata delle Emozioni. "Vedi?", disse la ragione al cuore, "Tutto questo un giorno sar&agr...
Ero a pezzi. Li raccolsi e te li donai tutti.
Ero aquilone e credevo d'esser libero, ma un filo di paura mi legava al mondo. Così, in un brivido d'incoscienza, spezzai ogni legame e scelsi d'essere vento.
Ero indeciso se annegare i miei dispiaceri nell'alcol, alla fine scelsi di affogarli nell'inchiostro.
Ero sull'orlo fangoso del dirupo e mi dissero "sii forte". Me ne fregai e trovai piuttosto il coraggio di vestirmi delle mie incertezze anziché indossare una maschera d'argilla modellata dall'a...
Ero uno tra i tanti, ma per lei, tra i tanti, ero uno. È così, a volte non conta chi sei, ma come ti fanno sentire.
Esibizionista: chi mendica sguardi in cambio di surrogati di desiderio.
Esiste forma di energia più potente del riflesso della luce in due occhi che ti fissano nel buio? Quel piccolo riverbero, così tenue, così insignificante, eppure capace di aliment...
Esiste un mondo perfetto che svanisce ogni volta che riapro gli occhi, al soffio di un sospiro.
Esistono "per sempre" che non sopravvivono all'alba, "mai più" a cadenza mensile e "solo un po'" che durano una vita.
Esistono coppie unite unicamente dalla mancanza di alternative, come se il diritto a una dignitosa felicità non fosse sufficiente; per loro il sentimento è un orpello impolverato dall'ab...
Esistono due tipi di risvegli, quelli in cui pensi che vorresti un caffè e quelli in cui pensi a chi vorresti ti portasse un caffè.
Esistono essenze che sono mancanze; il silenzio è mera assenza di rumore, il buio è solo assenza di luce, io sono semplicemente assenza di lei.
Esistono linguaggi che esondano dalle regole, che varcano il confine della parola per chiedere asilo emozionale nello sguardo altrui. E se non l'ottengono, divengono clandestini nel proprio.
Esistono sconfinate praterie emotive invisibili agli occhi dell'insensibile.
Essere a proprio agio con le proprie imperfezioni, dar loro del tu, trasformarle in punti di forza. Non è forse questo un principio d'invincibilità?
Essere ciò che si afferma è l'umana perfezione. Non esiste nulla di più desiderabile della crasi tra parole e realtà, della fusione di consonanti, vocali, gesti.
Essere educati in un regno d'insolenza è un atto di estrema forza. D'altronde, sguazzeresti mai in una pozzanghera fangosa indossando il tuo abito migliore?