Sento sempre il tuo profumo, anche se non sei accanto a me, avvicinarsi al mio olfatto, come se il mio cuore avesse registrato l'emozione che scaturisci in me ogni volta che le nostre anime si avvicin...
"Basta! È davvero l'ultima volta che ti cerco!", le urlai. "Per oggi", pensai.
"Che si fa, sali su da me o vengo io da te?" - disse la mente al cuore.
"Ci ho creduto, purtroppo", disse il pessimista, "Ci credo ancora", replicò il sognatore, "Ci credo nonostante tutto", urlò l'innamorato.
"Ci vediamo al solito posto", le dissi, ma quella notte, solo quella, non ci incontrammo in sogno.
"Ciao, come stai?" Non sarebbe poi così banale se qualcuno fosse addirittura interessato alla risposta.
"Esprimi tre desideri!" "Vorrei un amore da film, una casa grande e la felicità, tu?" "Vorrei essere il tuo film preferito, la tua casa, la tua felicità."
"Gli altri" è l'alibi preferito per i nostri fallimenti, forse perché è più semplice puntare un dito che esplorare il proprio animo.
"Grazie lo stesso" non è lo stesso di "grazie", è sminuire tempo e risorse emotive comunque dedicateci, è un sottoprodotto della riconoscenza.
"Il silenzio vale più di mille parole" vale solo per chi non ha parole.
"Lasciati andare", mi disse, non sapendo che in realtà fossi già in caduta libera nel suo futuro.
"Non ti muovere", le sussurrai "Perché?", mi disse, intimorita. "In questo esatto istante ci sono i tuoi occhi riflessi nella luna!" Mi fissò per un paio di secondi e si perse in un'irre...
"Omicidio passionale" è un ossimoro intollerabile. La passione è pulsione vitale, cosa c'entra con la morte?
"Qual è la persona che ti manca di più?" "Mio figlio." "Ma dai, non sapevo ne avessi uno." "Appunto, abita nei miei rimpianti."
"Questa è l'ultima volta!", le dissi per la settantaquattresima volta.
"Sai che non ricordo la tua data di nascita?" "Il giorno in cui l'ho conosciuta, amico. Prima di lei ero carne e respiro, nulla di più."
"Scusa", "mi spiace" non sono jolly da giocarsi ogniqualvolta si calpesta l'altrui vita. Le parole sono selce affilata, appuntita, avvelenata e non riesco a metterle in tasca e andar via fischiettando...
"Sei logorroica!" "Ma se non ho detto nulla!" "I tuoi occhi. Sono assordanti."
"Ti andrebbe di andare a vivere assieme?" "Sono contrario alla convivenza", disse il sentimento alla razionalità.
"Ti trovo ingrassato". "Lo so, è da una vita che mi nutro di ipercaloriche illusioni".
"Tu sei mia", "io sono tuo". Pronomi e aggettivi (p)ossessivi nella grammatica sentimentale sono da penna rossa. Da sempre li identifico con il potere di fatto su una cosa. Una cosa, comprendi? Temo c...
È anche una questione di ritmo, lei per me è musica e danzerò fino all'ultima nota di questo arpeggio d'emozioni, finché cuore e pelle reggeranno.
È appurato che io dica molte parolacce, però c'è il concorso di colpa dei rompicoglioni che sistematicamente inciampano nel mio spazio vitale.
È che a volte vorrei, ma, insomma, dovrei ma poi, forse. Ecco! La verità è che non sempre avrai le parole giuste da esibire e sarai fortunato se avrai qualcuno che saprà in...
è come vivere in un pesce d'aprile.