C'è un limite oltre il quale l'uomo non riesce a comprendere. Lì comincia la donna.
C'è un muro del pianto in ognuno di noi.
C'è un vento che muove gli alberi e un vento che muove le persone. Quello che muove le persone si chiama convenienza.
C'è un'età nella vita in cui si è troppo vecchi per fare i giovani e troppo giovani per essere vecchi: i quarant'anni.
C'è una bugia per mentire a se stessi, e una verità per mentire agli altri.
C'è una felicità che non esiste per ogni uomo.
C'è una grande differenza tra i diciassette e i diciannove anni: a diciassette si è minorenni ancora per poco, a diciannove per il resto della vita.
C'era una volta l'Italia. Ora non ci sono più neanche gli italiani.
C'era una volta lo scrittore. Oggi anche chi non sa scrivere ha imparato a farsi leggere.
Capiamo che l'amore è più forte di noi quando ci condanna ad amare chi vuole lui.
Capire che non siamo nessuno è il primo passo per migliorarsi.
Capita che l'amore, essendo cieco, muova i suoi passi tra il ridicolo e il pietoso.
Capita, a volte, di dover fare un salto nel buio, per non rimanere in penombra.
Cattivi padri fanno buoni scrittori.
Cercando tra le parole, si trovano i silenzi.
Cercare il ritorno di fiamma strofinando il cuore sulla carta vetrata.
Certe volte è meglio ricordare gli attimi, piuttosto che le persone.
Certe volte tutto ciò che serve è avere un'altra età.
Certi "ti amo" piovono così, nel bel mezzo di un niente, come pronunciati per sciacquarsi la bocca dopo un pasto di silenzi.
Certi amori altro non sono che passati che si somigliano.
Certi tabacchi son come certi amori. Bruciano divinamente!
Certo se uno non fuma, non beve, non si droga... campa fino a cent'anni. Ma sinceramente, cosa campa a fare.
Che bello il fatto che per migliorare il mondo basti ricordarlo.
Che cos'è un vecchio? Un adulto che ricorda di essere stato bambino.
Che cosa non mi piace della felicità? Non so, forse il prezzo.