Io che dico che non so amare e poi quando amo non so smettere.
Io che volevo tutto e quel tutto era racchiuso in te.
Io faccio i conti solo con la vita. Con le persone ho imparato a non contare.
Io ho il difetto di affrontare i nemici faccia a faccia, non di sparare alle spalle falsità e calunnia. Questo appartiene non ai nemici, ma agli infami codardi.
Io me ne frego del giudizio degli altri. Si prega di non disturbare la mia vita, e di guardare un po' voi stessi prima di giudicare gli altri.
Io mi incazzo solo con chi stimo, a te non dico nulla perché, oltre a non stimarti, mi fai pena per quanto sei così misero dentro.
Io nella vita ho avuto molto e, anche se ora non ho più ciò che vorrei, ho qualcosa che tu non avrai mai: dei valori, parola a te sconosciuta.
Io non aspetto nemmeno l'autobus, me la faccio a piedi. Figuriamoci se aspetto le persone.
Io non bevo più le dolci parole, non mi lusingano i complimenti. Non mi sciolgo come neve al sole per poemi virtuali, sono realistica. Le parole non mi fregano, ma i fatti mi attraggano.
Io non cambio se sono in gruppo o da sola. Sono sempre me stessa, non come te che in gruppo ti senti fai la tigre e da sola sei un piccolo gattino.
Io non dimentico, archivio.
Io non faccio la stronza. Io lo sono, è questa la differenza.
Io non giudico mai, figuriamoci per sentito dire. Le persone si devono conoscere per poter esprimere un'opinione, ho imparato che chi ti parla male di qualcuno in realtà sta nascondendo il male...
Io non lo so se già tutto scritto, ma poi chi cavolo l'ha scritto? Io non lo so, so solo che chi ha scritto il mio destino stava sognando, dimenticandosi che la realtà non è un so...
Io non mi sento superiore a nessuno, sono solo superiore alle bassezze di certa gente. Ignorandole vado avanti come sempre senza rimpianti, perché se è vero che tutto ha un prezzo, la mi...
Io non seguo la corrente, io vado controcorrente.
Io non sono come quei divani comodi, io sono come quella sedia che ti piace ma all'inizio la trovi scomoda, ma poi non ne vuoi altre.
Io non sono per il: si fa così, dovresti fare così, è di moda così. Io sono per: faccio quello che sento, quando lo sento e se mi va. Se a voi non va come sono, amen.
Io non sono stronza, rifletto solo tutte le stronzate che ho ricevuto.
Io non ti sto chiedendo di uscire dalla mia vita, ti chiedo di non tornarci più.
Io sono come il disordine: a vederlo fa venire i nervi, poi ci vivi bene perché è il tuo.
Io sono come il terremoto: ti do qualche scossetta prima, mi faccio sentire che ci sono, ma se poi tu non capisci allora ti distruggo.
Io sono come l'astuccio nero, solo aprendolo puoi trovare tantissimi colori.
Io sono il frutto di quel seme che voi uomini avete piantato, nutrito con la vostra arroganza, calpestato e poi lasciato li senza rispetto. Ecco, io sono il frutto selvatico che non ha bisogno di uomo...
Io sono le sfumature di un unico colore, le tonalità del mio essere donna.